Al mare, un vecchio amico (seconda parte)
Data: 28/07/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: suntopless, Fonte: Annunci69
... infinite volte, visto che avrei salvato il filmato nel mio hard disk.
Avevo finito di montare ogni cosa, feci una prova e constatai che tutto funzionava correttamente.
Di nuovo pensai a mangiare qualcosa, ma anche questa volta non riuscii. Mi misi davanti alla televisione, così, per passare il tempo. Più per noia che per altro. Guardavo cercando di distrarmi, di allontanare i miei pensieri rivolti sempre a Yoko ed a Marco.
Dopo un tempo che per me sembrò essere un’eternità, in realtà erano trascorse effettivamente soltanto un paio di ore, Yoko rincasò.
Sentii la chiave nella serratura della porta di casa, li sentii entrare.
“John!” fu l’esclamazione stupita accompagnata da una faccia sorpresa ed imbarazzata che Marco fece nel vedermi in casa comodamente seduto nella mia poltrona.
“Ciao, Marco!” mi sforzai di rispondere con tutta calma.
“Ciao, John!” mi disse Yoko. “Abbiamo trascorso proprio una bella serata! Il locale è molto intimo e carino. Dovremmo andarci anche noi qualche volta!” continuò affabilmente, come se la situazione non fosse un po’ curiosa.
Scambiammo velocemente qualche altra frase per cercare di scioglierci un po’, tutti e tre. Le solite frasi banali e di circostanza. Sul caldo, sul cibo che avevano gustato al locale ed altre fesserie, talmente poco importanti che infatti si dimenticano qualche istante dopo averle pronunciate o ascoltate.
La situazione sembrava normalizzarsi grazie a questo colloquio di circostanza.
Ma Yoko ...
... riaccese la tensione.
“Oh, guarda qui! Ho la camicetta abbottonata male!” e nel dir questo cominciò a sbottonarla mostrandosi un poco per poi riabbottonarla correttamente.
“Te l’avevo detto, Marco, che c’era troppo buio nella tua auto!”
Vidi la faccia nuovamente sorpresa e soprattutto intimorita di Marco.
Era chiaro quello che lasciava intuire Yoko. In auto Yoko aveva dato un piccolo assaggio di sé, delle sue tette, a Marco.
La situazione tornò nuovamente tesa.
Nel frattempo io ero ancora una volta seduto nella mia poltrona mentre Marco si era seduto sul divano accanto a me.
“Sono stanca! Mi è piaciuta la serata, ma il caldo mi fiacca!” fece Yoko.
“John, scusa, potresti offrire qualcosa da bere a Marco mentre io mi vado a mettere più comoda?”
Yoko ci lasciò soli.
Non parlammo, né incrociammo gli sguardi.
Mi alzai dalla poltrona, andai in cucina, presi tre bicchieri ed una bottiglia di vino bianco frizzante che avevo visto in frigo.
Tornai da Marco e gli porsi, sempre in silenzio, un bicchiere.
Yoko tornò. Di nuovo Marco restò sorpreso. Yoko non aveva fatto altro che togliersi i vestiti e restare solo in intimo. Intimo ovviamente trasparente, sia il reggiseno che il minuscolo perizoma.
“C’è troppo caldo! Ve l’ho già detto! Non vi dispiace se resto così?”
Non rispondemmo, né io né Marco.
“Del resto che male c’è: Marco è un vecchio amico!” fece rivolta a me.
“E poi mi hai già vista in topless al mare, no?” fece rivolta a lui e ...