1. Al mare, un vecchio amico (seconda parte)


    Data: 28/07/2020, Categorie: Tradimenti Autore: suntopless, Fonte: Annunci69

    ... continuando, sempre per alzare ancora di più la tensione, “Hai pure avuto già un assaggio delle mie tette mentre eravamo in auto e non mi sembra che ti sia dispiaciuto!” adesso rimarcò quello che avevo già capito con l’episodio della camicetta abbottonata male.
    
    Io ero sempre seduto sulla mia poltrona e Marco, sempre più stupefatto, sempre seduto sul divano di fianco a me.
    
    Yoko prese un bicchiere, si versò un po’ del vino frizzante che noi stavamo già sorseggiando ed andò a sedersi.
    
    Ennesima azione provocatoria: andò a sedersi sulle gambe di Marco, a cavalcioni su di lui, con il viso di fronte a lui. Bevve lentamente un po’, con Marco in evidente imbarazzo a tenerla sulle gambe in mia presenza, poi allungando un braccio mi porse il suo bicchiere vuoto.
    
    “Ed adesso cominciamo!” esclamò “L’alcol mi agevola, adesso sono pronta!”
    
    Non appena terminò queste parole infilò immediatamente la sua lingua nella bocca di Marco.
    
    Vidi lo sgomento di lui nei suoi occhi spalancati, mentre Yoko lo baciava con passione.
    
    Vidi la resistenza che invano tentò quando Yoko, sempre attaccata a lui per la bocca, gli afferrò le mani e se le portò sulle chiappe lasciate nude dal minuscolo perizoma.
    
    Un paio di minuti di sofferenza iniziale per Marco, anche se lentamente si stava sciogliendo, ma soprattutto un paio di minuti di sofferenza per me che avevo la mia Yoko a pochi centimetri che slinguazzava un altro uomo.
    
    “Adesso andiamo! Seguimi!”
    
    Yoko si alzò e nel dirigersi ...
    ... verso la nostra camera da letto dapprima slacciò il reggiseno liberando le sue splendide tette poi con un veloce gesto delle sue sapienti mani fece scivolare il perizoma per terra. Nuda si voltò ancora un attimo verso di me per farsi ammirare in tutta la sua bellezza e poi si rivolse nuovamente a Marco
    
    “Andiamo, dai! Cosa fai ancora lì?” e lo invitò anche con un gesto della mano a seguirla mentre già era andata via.
    
    Marco sembrava rincitrullito, completamente spiazzato dalla situazione. Mi guardò, timidamente, quasi a volermi chiedere il permesso. Non aveva ancora capito che quella sera comandava e gestiva tutto la mia Yoko.
    
    Non gli dissi nulla, così come nulla in realtà mi aveva chiesto lui.
    
    La mia non risposta al suo sguardo interrogativo fu giustamente interpretata da Marco come un’approvazione. Si alzò anche lui e lentamente, timidamente, si diresse nella direzione dove era scomparsa Yoko.
    
    Ero sorpreso anch’io, anche se in realtà sapevo in anticipo che quella sera sarebbe successo tutto questo.
    
    Tante volte avevo immaginato e sognato la mia Yoko che si concedeva ad un altro uomo, ma trovarsi lì, in quella situazione e per davvero questa volta, era totalmente diverso. Era un coacervo di emozioni e sensazioni. Un groviglio di cose positive e negative mescolate insieme ed inestricabili, inseparabili l’una dall’altra.
    
    Come un automa afferrai i telecomandi poggiati sul tavolino di fianco a me. Accesi la televisione e tutte le apparecchiature che avevo ...
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