151 - Anthology Alessia - L'iniziazione
Data: 30/07/2020,
Categorie:
Etero
Autoerotismo
Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu
... sentii chiaramente affacciarsi al mio ingresso principale, entrò ancora un po�, lo strinsi forte a me e lui spinse ancora, una fitta dolorosissima e poi ancora dolore, le mie unghie penetrarono nella pelle della sua schiena. Dani, si fermò immobile, ma non arretrò nemmeno di un centimetro, attese qualche attimo, mi accarezzò a lungo i capelli, poi lo sentii avanzare dentro alla mia piccola ferita. Devo dire che per molti minuti, il dolore superò il piacere, poi iniziai a partecipare. Il mio primo uomo fu comunque dolcissimo, delicatissimo e soprattutto resistente. Mi pompò a lungo, lentamente ma anche senza sosta, fin quando si accorse che il peggio era passato, accelerò il va e vieni e da quel momento cominciai ad impazzire. In preda al più sfrenato piacere, respiravo a fatica ed ero percorsa da tremiti incontrollabili. L�orgasmo giunse di sorpresa e mi fece sollevare il bacino per meglio offrirmi alla più totale e completa penetrazione. Lui mi strinse ancora e continuò a muoversi sensualmente dentro di me. Durante la mia poca vita fatta di estenuanti e poco appaganti masturbazioni, il fatto di venire con un cazzo dentro fu di per se sconvolgente, ma lo fu ancora di più, quando pochi minuti dopo, mi accorsi che un altro orgasmo era alle porte, io ondeggiai il bacino e ancora una volta lo sollevai perché lo potessi sentire più a fondo possibile, percepii limpidamente la mia figa contrarsi ritmicamente e inspirando l�aria sopraffatta dal piacere, accompagnai la sensazionale ...
... venuta con un gutturale gemito prolungato. Lui si muoveva dentro la mia calda e umidissima fessura con movimenti sempre più rapidi, mi baciava sulla bocca appassionatamente e poi quasi in silenzio religioso, estrasse il suo cazzo ricurvo verso l�alto e sparò dei lunghi fiotti biancastri che si appiccicarono persino sui miei capelli e sul mio viso. Ansimò ancora mentre le ultime stille di sperma gli colavano giù dal meato posandosi lentamente sul mio ventre. Rimase pesantemente abbandonato sopra di me, quindi si sollevò e mi si mise di fianco. Dopo qualche minuto, che utilizzò per recuperare le energie spese in quell�amplesso meraviglioso, mi baciò sul naso e sulla bocca, poi anche sulla fronte e sui capelli, gli accarezzai il viso, sentendo sotto le mie dita la sua pelle irsuta e stupendamente maschile e poi tra una frase sdolcinata e l�altra andammo in bagno, ci lavammo e quindi ci rivestimmo. Galante come sempre mi propose di accompagnarmi a casa in macchina ma io preferii prendermi l�autobus. Lungo il percorso, nella mia mente, metabolizzai l�accaduto e mentre seduta, guardavo scorrere la città fuori dal finestrino, l�intero fantastico film di quel pomeriggio d�amore e di sesso sfrenato, si proiettò nitido nel mio cervello inebriato d�amore.Questa fu la mia prima volta e io mi sentii profondamente soddisfatta e fortunata per aver incontrato la persona giusta e non il solito ragazzino con il quale quasi certamente non sarebbe stato così bello e romantico. L�amore tra me e ...