1. L'abito nuziale


    Data: 31/07/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999

    La porta della piccola sartoria sbatté con vistosa prepotenza, visto che era piuttosto istintivo e naturale per Concetta entrare in quella stanza facendosi annunciare con quel rumore manesco e altrettanto adirato e rabbioso. Di solito era la porta, però poteva anche essere un secchio lasciato cadere con noncuranza sul pavimento di legno, talvolta una bottiglia, oppure quei colpi esagerati e infuriati degli zoccoli di quando marciava come un generale arrabbiato. Alfio per l�occasione non si scompose, affaccendato e piegato sui pantaloni che stava rammendando, l�ammonì solamente con la voce calma e distesa:�Alla fine finirà che me la romperai di nuovo quella porta�.Concetta lo scrutò manifestamente imbronciata e con un tangibile disappunto perché non le piacevano i rimproveri, in particolar modo quando aveva unicamente voglia di scaricarsi sfogandosi per un�ingiustizia o per un torto subito:�Allora, te la farai pagare da papà come l�altra volta� - replicò lei sgarbatamente e villanamente affrontandolo.Senza spostare i pezzi di stoffa poggiati sul tavolo si rannicchiò con circospezione su quel piano di legno inclinandolo pericolosamente dal suo lato. Quel giorno non faceva particolarmente caldo nella stanzetta che Alfio usava come laboratorio, anzi, Concetta dopo essersi sventagliata con il bordo della gonna l�alzò sulle gambe ben modellate arrivando quasi a scoprire le mutande, tenuto conto che l�odore delle sue secrezioni raggiunse le narici di Alfio invadendolo, ...
    ... suggerendogli chiaramente che la ragazza doveva essersi masturbata da poco in quanto voleva farglielo palesemente sapere. In tal modo inspirando quella fragranza salmastra l�uomo sorrise divertito e rallegrato dalla sua pura e schietta sfacciataggine. Il lungo specchio appoggiato alla parete restituiva l�immagine d�una giovane fanciulla dalla pelle lustrata dal sole, resa ancora più scura dalla camicetta bianca di cotone che le scopriva le spalle. Concetta si tirò su i capelli biondi scoprendo il collo e divaricando le gambe si specchiò, simulando un�espressione fiacca e leccandosi le labbra. Alfio comunque non guardava lo specchio, tutt�altro, continuava a cucire con la testa dai capelli brizzolati chino seguendo accuratamente ogni punto attraverso le lenti che gli erano scivolate sul naso aquilino:�Non lo sopporto proprio più quello lì� - sbottò irritata e alquanto scocciata dal disinteresse e dall�indifferenza di Alfio.Quello a cui si riferiva era in realtà Orazio, suo padre. Lui ormai vedovo da cinque anni stentava a dedicarsi e a occuparsi all�educazione dell�unica figlia così scivolosa e sfuggente a ogni tentativo di mantenerla coscienziosa, illibata e giudiziosamente intatta fino al matrimonio. Tra il lavoro nei campi e la ricerca d�un marito per la ragazza, un brav�uomo come diceva lui, che la sapesse mettere per bene al suo posto. Orazio frattanto non riusciva a darsi pace e il suo corpo massiccio sembrava barcollare sotto il peso di tutti gli affanni, le angustie varie e le ...
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