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L'abito nuziale
Data: 31/07/2020, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999
... quanto Alfio era un duro, perché tutte le mosse che facevano ammattire e impazzire gli altri uomini su di lui non facevano effetto. Chino sul suo lavoro con gli occhiali sempre in bilico sulla punta del naso, Alfio non era certo un bell�uomo, innanzitutto era troppo magro, giacché su quel viso spigoloso e stempiato si notavano subito i segni del tempo, però quando lui la fissava con quegli occhi penetranti d�un grigio indefinibile Concetta si sentiva tutta bagnata tra le cosce. Anche in quel momento, soltanto per avergli mostrato il sedere, sentiva che il suo cespuglietto era già zuppo e che le mutande non erano da meno, in conclusione trattenendo la gonna alzata con una mano Concetta si strofinò l�inguine con le dita, poi intrufolò il dito medio nel tessuto umido scostando la foltissima e scura peluria di quella fica fino a raggiungere il clitoride:�Non ti starai per caso masturbando troppo spesso, vero Concetta? Se ti vedesse la vecchia Nunzia ti direbbe senz�altro che potresti diventare cieca e senza sbocchi per il futuro� - la schernì argutamente Alfio punzecchiandola e ascoltando nel contempo il suo manifesto gesto di replica:�Sì, certo, come no, magari Padre Anselmo direbbe pure che sto aprendo la porta al diavolo. Io mi sono rotta di non poter scopare. Chi se ne frega d�arrivare presentandomi vergine al matrimonio, per che cosa poi? Per farmelo mettere tra le cosce da un vecchio che non sa neanche come farmi godere?� - sbottò in modo alterato la ragazza continuando a ...
... indugiare, ma soffermandosi palesemente con le mani dentro le mutande:�Non dire così, non sono poi così logori gli uomini che tuo padre cerca per te�.�Lo sono invece, eccome. Io viceversa, ne voglio uno giovane, che gli si drizzi ancora il cazzo, che me lo facci sentire per bene. Ho vent�anni e voglio sentire com�è averlo dentro, perché mi sono realmente scocciata e stufata d�andare a dormire con il culo dolorante�.Ansimante, desolata e pure visibilmente stanca Concetta s�appoggiò nuovamente al tavolo mordendosi le labbra, spinse le dita più in fondo all�interno del suo corpo, inarcando la schiena per spingere in fuori il petto che sembrava esploderle:�Dai Alfio, toglimela tu� - lo implorò lei divaricando le cosce.�Lo sai che non posso, conosci tuo padre, m�ammazzerebbe di certo�.�Egoista e vigliacco, sei come tutti gli altri� - replicò Concetta gemendo per l�orgasmo che stava sopraggiungendo.Malgrado ciò Alfio doveva propriamente ammettere che lo spettacolo offerto dalle membra sudate di Concetta era seducente e senza dubbio compromettente. I movimenti frenetici della sua mano velati peraltro dal tessuto delle mutande che si erano abbassate sui fianchi, scatenavano fantasie cui era difficile resistere e tollerare, in tal modo mettendo da parte i pantaloni che stava cucendo inforcò meglio gli occhiali e si godette la scena della ragazza, che s�accasciava sul tavolo lasciandosi andare a un lungo brivido finale con il viso grondante di sudore, poi s�avvicinò spostando lo ...