1. La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile


    Data: 01/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti

    ... cinema e nei fumetti, specialmente in quelli western ma non solo. E ce n'era a profusione per consentire a chi come me era predisposto di costruirsi fin da adolescente, o anche prima, un intero immaginario sadomaso omoerotico interiore. In modo camuffato, comportamenti sadomasochisti โ€“ soprattutto masochisti โ€“ degli eroi del cinema e dei fumetti, giustificati da valori come amicizia, lealtà, lotta per il trionfo della giustizia, solidarietà, patriottismo, resistenza al nazismo o allo spionaggio russo, erano descritti, anche visivamente, molto più di quanto non lo fosse all'epoca la sessualità esplicita, anche l'ordinaria sessualità eterosessuale. Forse questo poteva accadere proprio perché il sadomaso come pratica erotica era ancora un argomento vietato, lontanissimo dall'essere sdoganato o anche pubblicamente discusso o evocato, come del resto la stessa omosessualità, e nessuno si sarebbe sognato di manifestare in modo esplicito desideri né omosessuali né tanto meno sadomaso. Ricordo però l'impressione che mi aveva fatto โ€“ avrò avuto circa 14 anni โ€“ un ragazzo di leva che era l'attendente di un ufficiale che frequentava il mio circolo sportivo. Era un bel ragazzo meridionale, simpatico ma molto semplice e piuttosto scialbo. Uno o due giorni dopo la puntura, tutto orgoglioso aveva mostrato a noi ragazzi il segno che gli aveva lasciato sul petto. Non esagero a dire che me lo ricordo ancora โ€“ forse ingigantito proprio nel ricordo โ€“ come una specie di piccolo buco, che al mio ...
    ... occhio inesperto avrebbe potuto essere stato lasciato da un piccolo pallino da caccia. E non esagero a dire che tutti noi ragazzi โ€“ almeno così mi era sembrato โ€“ lo avevamo osservato con un rispetto e un'ammirazione con cui forse nessuno lo aveva mai guardato e โ€“ noi maschi โ€“ cominciando più concretamente a pensare come ci saremmo comportati quando qualche anno dopo sarebbe toccato a noi. Anzi, uno di noi โ€“ uno che credo sia sempre stato eterosessuale senza cedimenti anche in seguito โ€“ era così intrigato che, mentre il militare si era appena sbottonato un momento per esibire quel "marchio", gli scostò di nuovo la camicia spostandola con il dito sul petto del soldato per osservare meglio. Dunque era questo quel che in caserma facevano ai ragazzi di leva. Circondato da una decina di ragazzini e ragazzine tutti interessati a lui e a quel che aveva subito, il giovane militare se ne mostrava orgoglioso, forse non si era mai sentito così al centro dell'attenzione. L'altro, l'insospettabile torace che gli scoprimmo sotto la divisa, ulteriormente valorizzato da quel marchio provvisorio, si rivelò la cosa meno banale che quel modesto ragazzo possedeva. Ma torniamo all'afosa mattina di agosto della mia prima iniezione da soldato. Giovani corpi sudati e tintura di iodio C'era molta elettricità nell'aria fra tutti noi reclute. In quella caserma pugliese, ospitata in un edificio molto malandato, che era stato un convento borbonico, eravamo stati prevalentemente selezionati fra sportivi o ...