La puntura militare al petto, un rito di iniziazione maschile
Data: 01/12/2017,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Armodios, Fonte: EroticiRacconti
... comunque ben piantati (c'erano delle sigle che non ricordo bene che indicavano il grado di prestanza fisica dei militari di leva). Gli sportivi hanno spesso un rapporto di maggiore confidenza con la propria fisicità, e forse anche per questo l'eccitazione prevaleva sull'inquietudine, che era presente anch'essa in tutti, anche in quelli che la nascondevano. Fu in quel clima di aspettazione e turbamento represso che all'adunata ci ordinarono di metterci tutti a torso nudo e di andare ad aspettare nella vecchia palestra. Qualcuno non faceva nulla per nascondere preoccupazione e paura, ma non erano in molti. Più che la preoccupazione o la paura, era il testosterone che si poteva tagliare con il coltello in quella massa di atletici ragazzi sudati, a petto nudo e in braghette corte ammassati nella palestra. Attendemmo seduti a terra o distesi sui materassini della palestra (per me già quel colpo d'occhio era estremamente arrapante) per un'ora abbondante, fra ragazzi che discutevano e si domandavano, eccitati o preoccupati, come si sarebbe svolta la cosa, che tutti affrontavamo per la prima volta, e quanto di vero ci fosse nelle truculente leggende che giravano sull'argomento. Molti ostentavano indifferenza, altri si massaggiavano nervosamente i pettorali, più d'uno si accarezzava i capezzoli, ricordo qualcuno che mimava, puntandogli il petto con un dito e rigirandolo, quel che la siringa avrebbe fatto al soldato accanto a lui o a se stesso. Le vaccinazioni si facevano ...
... nell'ambulatorio adiacente alla palestra, altrettanto malandato e scrostato quanto l'intero edificio. Ufficiali medici e infermieri entravano da una porta sul retro, senza passare davanti a noi. Ci accorgemmo che erano arrivati quando, una dopo l'altra, si aprirono le due porte dell'ambulatorio. Vennero chiamati i nomi dei primi che dovevano entrare per essere "punturati", cinque da una parte e cinque dall'altra. Funzionava così, facendoci entrare nell'ambulatorio per la puntura e poi uscire a gruppi di cinque per volta. Intanto, benché le piccole finestre in alto fossero aperte, con il caldo soffocante che c'era, tutti i locali furono ben presto inondati dal puzzo maschile dei corpi sudati di noi ragazzi, che probabilmente avrei trovato molto sgradevole se i corpi fossero stati brutti, ma che per me, e non sarò stato certo il solo, diventava voluttuoso provenendo da quella distesa di corpi per lo più atletici, che sicuramente rilasciavano tanto fetore quanti ferormoni. Il fatto è che in quella caldissima estate tutta la Puglia era rimasta a corto d'acqua, e l'esercito aveva pensato bene di dare il buon esempio, per cui da un paio di settimane ci avevano razionato l'acqua e, con quel caldo, potevamo fare una doccia veloce e cambiarci la maglietta solo ogni quattro giorni. Gli effluvi dei nostri corpi sudati da giorni cominciarono a fondersi con i vapori della tintura di iodio provenienti dall'ambulatorio. Per me, ma sicuramente anche per qualcun altro, quella vista di giovani corpi ...