Amore senza età 4 - Racconti Erotici

Amore senza età 4

Il cielo schiariva all’orizzonte confondendosi col mare. Mario non aveva dormito per niente. Quella notte erano accadute tante cose. La sua prima esperienza con un ragazzo era finita così come era incominciata. Giuseppe, dopo aver detto qualche cavolata, era uscito dall’acqua ed era andato a dormire come nulla fosse. Lui, invece, restò ancora un po’ in mare. Era contento per quella esperienza eccitante, tuttavia era turbato. Gli sembrava di aver tradito Matteo. Si rendeva conto dell’assurdità del suo stato d’animo, ma era così. Era infelice perché aveva tradito l’uomo che amava. Passeggiò sulla riva meditando sui suoi sentimenti. Giada lo raggiunse.

“Ti sei alzato presto” disse lei guardando l’infinita distesa d’acqua.

“Anche tu” – rispose Mario, volgendo lo sguardo nella stessa direzione – “e comunque non ho dormito affatto”.

Raccontò tutto all’amica tralasciando i particolari più scabrosi.

“Giuseppe?” Il volto di Giada era coperto da una maschera di incredulità. “Quello sciupa femmine? No vabbè assurdo, chi l’avrebbe mai detto”.

“Mi raccomando non dire nulla a nessuno”

“Ma certo, Mario, che non dirò nulla, altrimenti tutte le ragazze vorranno ucciderti … Giuseppe … dove andremo a finire …”

“C’è un’altra cosa” - la interruppe Mario – “proprio sul più bello ho pensato a Matteo. Ho visto proprio la sua faccia”. Le raccontò anche di come si sentiva, delle emozioni che aveva provato subito dopo e che provava ancora.

“Tu sei ossessionato Mario, non è ...

... normale pensare di aver tradito una persona che neanche sa che esisti.”

“ Grazie Giada, tu si che sai consolare. E comunque, te l’ho sempre detto … c’è qualcosa. Lo capisco da come mi guarda, da come mi parla; a volte sembra che si incanti a guardarmi. E’ dolce e gentile…”

“Si perché tua madre gli da trecento euro al mese” – anche Mario sorrise – “Su dai, tu vedi quello che vuoi vedere. Non sai chi è, che fa, se è fidanzato o no… Mario svegliati, comincia a vivere. Cazzo ti è capitato Giuseppe tra le mani …”

“Preferisco Matteo!”

“Ma scherzi? Vuoi mettere Giuseppe con Matteo? Non c’è paragone; Matteo ha pure un po’ di pancetta.”

“Si ma poca, ed è bellissima e morbidissima …”

“Quanto sei patetico …” . Giada abbracciò Mario affettuosamente. Subito dopo,però, si staccò dall’amico e disse: “Va be’ dai andiamo ora”.

Mario notò il repentino cambiamento di Giada e si accorse che guardava, preoccupata, al di la delle sue spalle. Si girò di istinto per capire cosa avesse potuto indurre l’amica a tanta agitazione.

Ed era meglio se non lo avesse mai fatto. Da dietro una duna di sabbia ricoperta di vegetazione spontanea era uscita una coppia. I due ragazzi camminavano abbracciati. Il ragazzo reggeva, con la mano destra un paio di scarpe da tennis e camminava scalzo. Indossava un bermuda color senape e una camicia bianca di lino completamente aperta. Si vedevano i suoi pettorali abbastanza definiti e ricoperti da soffice pelo. Aveva i capelli legati ma un ciuffo scendeva ...