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Divento femmina a 40 anni
Data: 08/08/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Lesbo Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu
... espressione imbarazzata sul volto ma il suo corpo aveva ben altro comportamento. Restando seduta si muoveva agitata sulla poltrona. Con le mani andava sempre più spesso a toccare le mammelle ed i capezzoli irrigiditi dall’eccitazione spuntavano con evidenza dalla canottiera indossata, le sue gambe prima raccolte erano ora stese con i piedi allineati, segno chiaro di eccitazione sessuale.Irina si voltò verso di me per guardarmi ed io passai una mano sulla coscia sollevando ancora più su la gonna che ora era diventata una mini. Ciò mi consentì di aprire le gambe, mostrare la mia figa depilata e liscia poggiando i piedi sul bracciolo del divano e lasciando che gli sguardi liberamente andassero ad ammirare la mia intimità molto ben esposta.Mi ritrovavo priva di inibizioni e falsi pudori tanto che qualsiasi cosa avesse sfiorato le mie mammelle, il mio collo, la mia bocca, il mio sesso avrebbe reagito facendomi gemere come una troia incallita.Ormai senza ritegno passai la mano sulle tette coperte da una sottile maglietta che separava la pelle delicata dalla mia mano facendomi un piacevole massaggio e sarei velocemente passata a ben altro se Irina non si fosse allontanata. Pensai di essere stata troppo audace.La ragazza chiuse la porta della sua stanza ed io fui assalita dal panico misto ad eccitazione.Mi avvicinai alla sua stanza e non ebbi il coraggio di aprirla ma origliavo di nascosto.Sentivo i suoi respiri sempre più affannosi ma non gemeva.Sapevo cosa stava facendo.La mia ...
... immaginazione era galoppante e le immagini di lei che sul letto a gambe aperte con le dita che correvano sulle tette a sollecitare i capezzoli, la bocca aperta, gli occhi chiusi per pensare a me che facevo la troia nonché le sue dita dell’altra mano a titillare il clito, mi eccitavano e mi portavano irresistibilmente a farmi un ditalino ma volevo anche qualcosa che entrasse dentro di me.Da un candelabro poggiato su una console non lontana dalla porta, presi una candela e la spinsi su dentro di me; entrava ed usciva senza nessuna difficoltà. Ero molto lubrificata dagli umori generati dall’eccitazione ed in brevissimo tempo venni pervasa da orgasmo molto forte e violento. Fu talmente violento che mi dovetti appoggiare alla parete per non cadere, mi piegò e mi fece tremare le gambe, mi agitò tantissimo ansimando profondamente e mi morsi anche le labbra da cui non uscì l’urlo liberatorio.Nel tempo non breve per riprendermi dall’orgasmo senti Irina gemere di piacere.Dopo questi avvenimenti pensavo che Irina andasse via di casa. Per me sarebbe stato un grande dispiacere perché ora avevo voglia di sedurla invece ebbi una sorpresa ed ero solo all’inizio della scoperta di essere una femmina.La sera Irina uscì e non cenò con noi. Nel salutarmi prima di uscire di casa notai una voce allegra e serena e potrei dire anche felice.L’indomani mattina non ci incrociammo ed io andai al lavoro dopo una notte agitata e scopereccia.Giovanni mi aveva scopato, ero venuta pensando alle ore precedenti in ...