Cristiana
Data: 02/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: SexyBrizzolato, Fonte: Annunci69
... lunghe gambe marmoree che s’intravedevano da sotto la chemise rosa. Oppure il seno prorompente che a stento si faceva contenere. Qualunque altra parte di quella perfetta creatura poteva essere osservata con rapimento per ore, eppure, non fu in grado di fare nulla di diverso. Rimase perso in quegli occhi, come uno straniero al centro di una metropoli. La guardava smarrito, perso, isolato dal mondo, cercando un riferimento utile che gli permettesse di leggerle dentro l’anima, per capire cosa nascondesse dietro a quella meravigliosa facciata da donna.
La dolcezza espressa da quel viso lo accecò di un desiderio inatteso; avrebbe voluto stringerla tra le braccia per infonderle sicurezza, coraggio. Sognò la scena imprimendola indelebile nella mente, per poi tornare a chiedersi cosa nascondesse quella dea.
Fu proprio in quel istante che comprese che in realtà non avrebbe mai potuto cogliere la totalità del suo spirito. Era come se la donna si guardasse intorno con la consapevolezza che il mondo che la circondava non fosse altro che una propria proiezione, come se tutto esistesse grazie a lei. E proprio come un viandante, Griorgos si sentì solo in un labirinto senza fine.
La guardò come se fosse il cielo che si congiunge con il mare, come se cercasse di contare le stelle che la componevano. Là, dietro infinite galassie, intravide quella profonda e potente luce, capace di restare assopita per l’eternità e di esplodere d’improvviso per abbagliare e illuminare tutto il mondo, ...
... per riempire di colori ogni cosa, per conferire l’essenza alle cose stesse.
L’uomo ne rimase estasiato come davanti alla scoperta del tutto. In quel preciso istante comprese che senza lo sguardo di lei, la sua vita non avrebbe più avuto alcun significato, come un’ombra dai contorni vacui, senza nulla a proiettarla.
La sua mente lo obbligò a concentrarsi sui disegni, come per staccarsi da lei, come per sfuggire alla malinconica sensazione di vuoto che lo aveva improvvisamente ammantato. Come avrebbe vissuto lontana da lei, d’ora in poi? Perché avrebbe dovuto vivere senza di lei? Quale significato avrebbe potuto dare alla propria esistenza senza quelle perle nere che lo scrutavano fino in fondo all’anima?
La visione di ciò che teneva in mano cancellò per un attimo la sua tristezza. I disegni lo rapirono all’istante. Erano esattamente come li aveva immaginati, come se fossero sogni messi sulla carta. Ogni tratto, ogni particolare erano quanto di meglio avrebbe potuto chiedere. Le espressioni e le caratteristiche racchiudevano il concetto che dovevano esprimere. Chiunque, con un semplice sguardo, avrebbe capito ciò che lui aveva espresso con infinite parole.
Griorgos li scrutò attentamente, come fossero rosoni perfetti in tutto. Ogni disegno aveva una sorta di firma, un particolare inatteso, come fosse il marchio che Cristiana aveva lasciato sulle creazioni. Fu questo a fargli pensare che la donna possedesse quella sorta di dono, quella innata profondità d’animo che da ...