Cristiana
Data: 02/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: SexyBrizzolato, Fonte: Annunci69
... eppure, non fece nulla. Per nascondere la morte che gli stava lentamente atrofizzando tutto il corpo, abbassò gli occhi facendo finta di voler riguardare i disegni.
Per quanto le parole di lei fossero state vaghe a riguardo, il fatto stesso che ci fosse un altro che in qualche modo faceva parte della sua esistenza, aveva ucciso Griorgos. Sfogliava i disegni con odio e disinteresse. Erano improvvisamente diventati privi di colore, sbiaditi e privi di quel bagliore che all’inizio lo aveva rapito. Carta macchiata e sprecata.
Stava pensando alle parole più educate e distaccate possibili da usare per dirle che non voleva quei stupidi disegni e che mai più si sarebbe presentato in quel negozio, quando un lampo gli trafisse il cervello. Come una luce abbagliante, un disegno, quello riguardante il personaggio principale del suo romanzo, illuminò la mente di Griorgos dissolvendo ogni ombra. Era lui. Guardò con occhi increduli, mentre la vista si annebbiava per le lacrime d’emozione che si stavano accumulando. Non riusciva a credere a ciò che stava tenendo in mano. Il volto raffigurato era il suo. I capelli, lo sguardo, gli zigomi, la mascella, la bocca; tutto identico all’immagine che lui stesso aveva di sé. La donna lo aveva ritratto nel più splendido dei modi, più bello di quanto lui stesso si fosse mai immaginato o visto.
Rimase interdetto, confuso dalla nuova sensazione crescente che aveva come fonte lo stomaco. Alzò gli occhi incrociando quelli di Cristiana scorgendo ...
... una nuova emozione, del tutto inattesa. Forse fu solo la sua illusione a voler vedere sé stesso ritratto da lei, forse fu solo il modo per lenire le pene di quella dolorosa ferita inferta un attimo prima, ma gli sembrò che la donna lo stesse guardando con interesse.
Griorgos la fissò un attimo; non era semplice riuscire a capire cosa si nascondesse dietro a quegli occhi infinti come il firmamento. Fece appello a tutta la sua razionalità; scoprì che gliene era rimasta ben poco. Ma gli sufficiente per capire che Cristiana non fosse certo donna da sbilanciarsi e da esporsi a parole. Da femme qual’era, lo sguardo dava a intendere solamente a chi fosse in grado d’intendere, come una sorta di selezione naturale atta ad eliminare quelli non all’altezza.
L’uomo si convinse che quei cristalli lucenti che le illuminavano il volto, gli stessero lanciando un messaggio. Ma l’eco del dolore spinato che gli circondava il cuore si faceva ancora sentire. Si stava illudendo? Era tutto frutto della sua immaginazione, del suo desiderio che non voleva ammettere di aver sentito chiaramente quelle parole che chiaramente avevano introdotto una terza figura tra di loro? La sua mente gli urlava di fuggire da quel posto, cercando di convincere l’anima che era meglio tenersi quelle stupide illusioni sulle quali fantasticare per il resto della vita, che andare contro a nuovo dolore. Ma l’anima fu caparbia più della ragione.
Griorgos si convinse che la donna avesse intensificato il proprio sguardo ...