Gabola erotica 5 - Racconti Erotici

Gabola erotica 5

... piccolo al cospetto di quel grosso membro maschile che ora era per metà dentro e per metà fuori dai pantaloncini. Il giochino fetish proseguiva, Valentina con l’alluce si era soffermata a solleticargli il frenulo, l’asta era ben scappellata di eccitazione, quella sensazione di duro percepita dalla donna sotto la pianta del suo piede eccitava anche lei, non aveva mai ipotizzato di far godere il suo uomo con una estremità così insolita e normalmente poco visibile, l’idea fetish non l’aveva mai accarezzata forse perché ancora troppo giovane e poco smaliziata. Raffaele si abbassò del tutto i pantaloncini che adesso sentiva stringere troppo, doveva per forza liberare quel bastone di carne pulsante che era il suo cazzo ormai in dolce balìa del morbido piedino della consorte. Valentina non aveva più aperto bocca da quando il suo piede era entrato in contatto diretto con il pene del marito, aveva paura di fargli male, di non controllare bene le gestualità ed i movimenti, faceva piano, molto piano perché non conosceva la materia, però vedeva che lui era soddisfatto di quel che lei faceva e così non smetteva, il suo piedino era tutto appoggiato lungo l’intera asta di carne che teneva premuta sull’addome dell’uomo, la cappella andava di poco oltre l’ombellico, lei la stuzzicava con tutte le dita del piede, poi il morbido piedino scivolava verso il basso scappellandolo ancora di più, quindi risaliva soffermandosi con gli occhi sul viso del marito per capire dalle sue smorfie se il ...

... lavoretto podalico che gli stava praticando era piacevole o doloroso. D’improvviso, mentre l’alluce era tornato a stuzzicare la base della bagnatissima cappella, Raffaele sussultò:”Godo, sìì godoo Vale, dai continua continua dai dai così sìììì”Valentina non si aspettava che con un movimento così lento potesse arrivare a farlo godere quasi più velocemente che con un pompino, diede ascolto alle esortazioni del marito e continuò a massaggiarlo col piedino vedendolo schizzare sperma su tutto il proprio addome e sulle dita del piede che erano scivolate sopra al prepuzio da dove sgorgavano piccole fontanelle di sperma. IL rotolo di carta da cucina poggiato sul tavolo venne in soccorso dei due che ne strapparono vari fogli per asciugarsi piede e addome, Valentina andò a sedersi in braccio al marito abbracciandolo e ricevendone molte coccole:”Ma che porcellino però che sei . . . . adesso anche i piedi delle donne ti fanno così eccitare? Devo forse preoccuparmi?” Valentina pur felice per aver dato piacere al marito, era rimasta un po’ stranita da quel giochino erotico a lei sconosciuto, la giovane mogliettina spesso lasciava trasparire gelosia e senso di possesso verso il marito e in qualche modo queste fantasie erotiche del marito le piacevano ma anche preoccupavano nei confronti delle proprie insicurezze femminili. Raffaele dal canto suo tranquillizzò subito la moglie:”No Vale, è solo che hai dei piedini che sono una meraviglia e suscitano fantasie erotiche, almeno a me, te lo potrò ...