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Io e mia mamma. Un amore per la vita - seconda e ultima parte
Data: 25/08/2020, Categorie: Incesti Autore: Angelo15
... giorno facemmo l’amore più e più volte, non appena fui di nuovo pronto. E proseguimmo di notte. Lei volle provare a verificare “se me la cavo ancora con la fellatio malgrado tutti questi anni”. Disse proprio così, fellatio, e a me veniva da ridere. Quando cominciò, non risi più… Poi il giorno dopo, mi disse che aveva un regalo per me. Eravamo a tavola, a consumare un breve pasto, nudi entrambi. “Dopo te, che regalo posso ancora sperare?”, dissi soave. Lei rise. “Vai in camera tua, tra mezz’ora esatta viene di là da me”. Mi alzai, incuriosito. La sentii muoversi, andare in bagno, ma non capivo cosa stesse facendo. Finalmente la mezz’ora passò e andai in camera. Lei era sul letto, nuda, a pancia in giù. Si voltò a guardarmi. “Vedi sul comodino cosa c’è?”, mi disse. Mi avvicinai e vidi un piccolo piattino con del burro ammorbidito e tanti tovaglioli di carta. “Devo spiegarti altro?” “No amore mio, abbiamo capito perfettamente” le dissi indicando verso il basso. Lei rise vedendo il mio pene diventato improvvisamente duro di fronte a quel regalo. Mi avvicinai, mi misi a cavalcioni su di lei. Afferrai il burro e unsi delicatamente il suo buchino poi, sempre delicatamente, ne spinsi dentro un po’ lavorando le pareti. Lei se ne stava ferma, immobile, ...
... quasi trattenendo il respiro. Infine unsi il mio pene, mi pulii le mani e poi lo puntai. Entrò subito, forzando leggermente l’anello. “Non ti fermare”, mi disse e io ubbidii. Usando il peso del mio corpo spinsi finché fu tutto dentro. Poi cominciai a muovermi, la sensazione era fantastica, sentivo il suo corpo stringermi in maniera meravigliosa, percepivo il possederla in quella totalità che solo un dono del genere poteva garantire. Quando venni, sprofondato in lei, gridammo insieme. Poi lo sentii ritrarsi e fu bello. Fui io a pulirla con il resto dei tovaglioli. Amai farlo… “Era la prima volta per me”, mi sussurrò sdraiati uno sull’altra. La baciai. “Anche per me…”, risposi. Ecco la mia storia iniziò così. Iniziò e non è mai più finita. Io e mamma abbiamo vissuto come marito e moglie fino ad ora. Non abbiamo voluto che nascessero figli, troppo pericoloso. E così, adesso che lei è malata e si avvicina alla fine, io mi ritrovo solo. Ma non mi lamento, sono stati anni, tanti anni, bellissimi. Non potevo desiderare di più. E anche ora che le siedo accanto in questo ospedale e lei mi guarda senza più quella forza che le permetteva di conquistare il mondo, Il mio unico desiderio sarebbe quello di sdraiarmi qui con lei come quel giorno oramai lontano…