Questione di abbaglio
Data: 03/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: Zindo, Fonte: Annunci69
... pistola o un coltello. Non per usarli ma per mostrarli ed intimidire quel tale che ormai vedeva come un aggressore e non più come un soccorritore.
Con questi pensieri dovette assumere espressioni particolarissime se l'uomo anziché insistere, con gran sorpresa di Anita, si rassegnò subito e senza che lei proferisse parole, solo per il modo come lo aveva guardato aveva desistito con un “Va bene va, però potevi dirlo subito. La gomma te l'avrei cambiata lo stesso” e, girati i tacchi, tornò alla sua macchina.
Anita avrebbe dovuto provare sollievo invece.... si sentì ingiusta nei confronti di quell'uomo e sentendosi debitrice poco riconoscente, ci restò quasi male nel constatare che lui non era quel bruto che per una attimo aveva temuto.
Temuto? O, forse, sperato? Lo guardò mentre si allontanava: era bello, alto, con passo da uomo deciso, le spalle larghe, i fianchi stretti; un gran figo insomma.
Gli bastò vederlo camminare per immaginare come sarebbe stato nudo, per immaginarlo mentre avrebbero fatto sesso insieme e....il pensiero la turbò.
Si lasciò andare all'istinto e lo chiamò: “Ehi!... Senti.... Scusa....”
Quello si girò, lei disse “Aspetta” e lo raggiunse. Gli disse “Scusami, non è colpa mia se non sono una del mestiere. Come posso ringraziarti?”
“Forse mi sono sbagliato. Probabilmente dovrei scusarmi io. Lasciano perdere, se ci incontriamo mi offrirai un ...
... caffè”
“Davvero mi sento in debito e... io questa sera non ho impegni. Se vuoi e se puoi magari possiamo uscire insieme, vuoi il mio numero di telefono?”
“Lascia perdere. Non mi accontenterei del solo numero da te. Sei proprio una gran gnocca, non dovresti transitare su strade come queste con quel fisico. Meglio che vado se no...”
“Se no?...Guarda che non sono una prostituta ma sono comunque una donna e anche donna ...normale con tutte le esigenze che ogni donna ha, più o meno come le avete vuoi uomini! Lo vuoi il mio numero?”
“Ti va di salire sulla mia macchina o seguirmi con la tua? A meno di due chilometri ho un monolocale abbastanza disordinato ma non sporco”
Anita scelse di seguirlo con la sua.
Da quella volta, di tanto in tanto, certe sere, Anita uscendo dal lavoro, se le prende lo sghiribizzo, fa una telefonata e poi non va a casa ma si reca in certi luoghi, parcheggia la macchina e cammina su e giù, a bordo strada, in attesa di un uomo. Arriva sempre quello che l'abborda come fosse una prostituta, che la fa salire sulla sua macchina e poi la porta nel piccolo monolocale sulla provinciale del fondo valle.
L'uomo è sempre lo stesso, è Massimo, quello che l'estate di due anni fa sostituì un pneumatico alla macchina di Anita, la quale con la scusa di ricompensarlo....se l'è sposato tre mesi or sono. Ma hanno conservato l'abitudine di … reinterpretare spesso il loro primo incontro..