-
Il portiere cubano
Data: 03/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: popboy2004, Fonte: Annunci69
... frainteso. Mentre si risiede per finire di firmare i fogli restanti mi cade a terra la penna per l'imbarazzo e mi abbasso per raccoglierla mentre lui si accarezza quel pacco invitante. Alzo la testa, lo guardo e mentre sono abbassato faccio finta di non riuscire a prendere la penna e mi appoggio sulla sua gamba. A quel punto è fatta, il portiere si sbottona la patta e lascia uscire un pisello duro ed enorme. A quella visione non resisto e dopo aver controllato che non ci fosse nessuno fuori la portineria mi ci butto sopra con la bocca per prenderlo tutto. Un uccello duro e buonissimo ma soprattutto enorme. Da quando ho scoperto la mia passione per il cazzo negli anni ho avuto modo di confermare che la mia passione diventa vera e propria ossessione per i piselloni neri. In un attimo lo sto ciucciando accucciato dentro la portineria ed il pensiero che qualcuno possa vederci mi eccita ancora di più. Mentre sono impegnato nel gustare la sua cappella gonfia, mi scansa e fa appena in tempo a spostarsi infilando le gambe sotto al tavolo prima dell’arrivo di un inquilino che lo saluta e gli chiede se fossero arrivati gli operai che devono sistemare i condizionatori. Io rimasto a terra faccio finta di essere impegnato ad allacciarmi le scarpe mentre il bel portiere continua a massaggiarsi il pisellone nascosto sotto al tavolo. Io sono come in trance e non mi accorgo nemmeno che il signore fuori dalla portineria è andato via. Il portiere, che nel frattempo mi chiede il mio nome, ...
... mi dice di chiamarsi Raùl e si rimette il pisello nei pantaloni. “Paolo” rispondo io e con disappunto lo osservo mentre richiude quella meraviglia dentro il pantalone stretto che non riesce a contenere tutto. “Adesso devo lavorare e ed anche tu devi continuare il tuo giro, no?” mi dice “a che ora finisci di lavorare?” mi chiede. “Alle 14” rispondo io. “Bene. Passa a trovarmi quando hai finito” dice con quel suo accento sensuale. Io penso che vorrei stare lì a ciucciarlo per ore, altro che posta. In effetti però questa pausa mi ha fatto perdere del tempo ed ora dovrò correre per finire tutto. Così mi ricompongo, raccolgo tutte le mie cose e faccio per uscire dalla portineria. Raùl mi segue ed una volta fuori mi accompagna fino al portone d’ingresso. “Ti aspetto dopo allora” mi dice quando siamo praticamente sull’uscio e mentre saluta l’edicolante che si trova qualche metro in là sullo stesso marciapiede, senza farsi vedere mi mette una mano sul culo e con il dito medio si insinua tra le mie chiappe andando a stuzzicarmi il buco. “Ci divertiremo, vedrai” mi dice mentre sorride all’edicolante. Io frastornato ed eccitato da morire salgo sullo scooter e lo guardo. Il pacco gonfio si vede anche a distanza. Mi chiudo il casco sulla testa e parto salutandolo. Continuo il mio giro e per tutta la mattina penso a quel pisello meraviglioso e al solo pensiero sento il buco completamente bagnato. Passo le ore successive col pisello duro come il marmo e cerco di fare il prima possibile ...