La lepre pazza - 1° capitolo - la zia adele
Data: 31/08/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: Samuela
La Lepre Pazza
di Parsamu
1 – La zia Adele
Le nostre vite, seguendo tre strane correnti del vento dell’esistenza, si erano incrociate e fermate in quella mia stanza già disadorna e vuota di mobili, oggetti e cose.- Ero in procinto di partire per il Messico, paese questo da me scelto quale méta definitiva per il mio esistere futuro.- Questa era stata la mia decisione a lungo sofferta. La circostanza però stava avendo una risonanza misteriosa ed angosciante dentro di me: un salto nel vuoto! Non era facile abbandonare la mia Firenze, ov’ero nata, per un paese che conoscevo appena da turista.- Eppoi lasciare gli amici, le abitudini, il lavoro….beh vivevo una tempesta interiore.-
Ma andiamo per ordine.
Avevo presa questa decisione per due ragioni: la prima, certamente la più importante, scaturiva dal mio carattere avventuroso di cui dicevano che male si addicesse ad una non più giovanissima donna quale io sono; la seconda causa della scelta era centrata sul mio amore per Almudéna, giovane messicana di famiglia ricca ed importante con la quale stavo convivendo felicemente da quasi otto anni.-
Forse è meglio che vi narri qualche antefatto.-
Quando conobbi Almudéna durante il mio primo viaggio in Messico, lei aveva 20 anni.- Una morettina tutta pepe e sale con un paio di tette prorompenti e gambe snelle e nervose dalle caviglie fini.- Mi innamorai immediatamente della sua grande voglia di viversi la sensualità ad ogni livello e spesso oltre i limiti ...
... consentiti dalla rigida educazione a cui era stata sottoposta dalla famiglia altolocata.- Comunque con vari strattagemmi era riuscita a sedici anni a viaggiare e soggiornare lungamente in Europa, cosa questa che le aveva donato uno spessore culturale importante guadagnandosi il rispetto della famiglia.- E come succede quando oltre che belle si è intelligenti, Almudéna non aveva preclusioni sessuali ed aveva acquisito una libertà sessuale invidiabile.-
Ci eravamo re-incontrate a Firenze, fortuitamente, nello studio del mio analista (che evidentemente era anche il suo).- Fra di noi riprese prepotentemente quella che ra stata un'istantanea corrente di simpatia e desiderio.- Devo dire che io sfacciatamente al primo incontro in Messico me la mangiavo con gli occhi.- Sì perché, pur essendo bisex, propendo per l’amore saffico in tutte le sue meravigliose sfaccettature.- I miei intimi desideri sessuali da sempre erano stati rivolti verso il genere femminile del quale amavo svisceratamente tutto: I movimenti del corpo, le linee piene e decise di gambe e di polpacci affusolati, il lato B pieno ed evidenziato ad ogni passo, i seni, le caviglie, la bocca, le parole anche sguaiate…….insomma niente di una donna veniva da me sottoposto a pregiudizio.- E così è ancor’oggi. Con l’uomo è diverso….ecco con lui il mio desiderio si limita ad alcuni momenti: abbastanza numerosi nel sociale, decisamente scarsi nell’intimità e nel sesso.- Sopratutto non accetto del maschio l’immancabile rudezza e ...