1. La lepre pazza - 1° capitolo - la zia adele


    Data: 31/08/2020, Categorie: Lesbo Autore: Samuela

    ... darmi improvvise e voluttuose leccatine, saettandomi con la lingua, il collo e sulla spalla da lei già parzialmente liberata dalla camicetta.-
    
    Adele mi era sempre piaciuta particolarmente anche se non ne conoscevo la ragione.- Pensavo che quei sottili desideri indistinti che avevo verso la sua persona, fossero solo manifestazioni di una simpatia parentale.- Altre volte sussultavo a vedere la zia uscire dal bagno seminuda con il suo corpo pieno e maturo le cui rotondità s’intravedevano dall’accappatorio.- Perché quei sussulti? Perché il cuore aumentava i battiti? Non ero riuscita ancora a rispondermi, avevoi paura a sapere….
    
    Perciò a tante insperate coccole di Adele mi lasciai andare ancora di più con il cuore che sembrava impazzito dal piacere nuovo ed inaspettato.- La zia sentì subito il mio abbandono al piacere che stava procurandomi e, provocando un mio goffo mugolio di sorpresa e di intenso godimento, affondò decisa la sua mano sinistra fra le mie cosce, scivolandola facilmente a contatto della mia fica oramai ridotta ad una vera fontana di umori.- Subito cercò col pollice e con l’indice il mio clitoride titillandolo dolcemente con insistenza e, guardandomi negli occhi, mi chiese: - ….ti piace Samuelina? Tranquilla qui c’è tua zia che ti insegna come nella vita il piacere non deve far mai piangere! – Ansimavo, avevo voglia di mugolare e di muovermi, ma il morbido corpo della zia mi imponeva una posizione passiva.-
    
    Mi ero liberata dei vestiti, ero nuda, i miei ...
    ... seni da poco sbocciati e con i capezzoli appuntiti erano leccati e mordicchiati, con trattenuto sadismo.- Mia zia con la mano destra aperta mi stava sostenendo da dietro il bacino stuzzicandomi con l’indice l’ano innocente, mentre con la sinistra ritmava ossessivamente il mio piacere stringendo fra le dita il clitoride turgido e sgusciato.- Mi lasciai andare del tutto, avrei voluto gridare il mio godere che saliva come una marea tropicale.- Era scomparsa anche la preoccupazione che mia zia inavvertitamente affondasse le sue carezza nella vagina mettendo in pericolo la mia verginità.
    
    Arrivò, dopo breve e spasmodica attesa, l’improvvisa esplosione di un piacere così intenso che mai avrei immaginato.- Il mio fu un urlo liberatorio in una danza di sussulti, fremiti e contorsioni che il mio corpo con gioia riceveva da un luogo al centro di me stessa.- L’intensità del piacere dal suo culmine a poco a poco planò verso un godimento più sottile e continuo accompagnato dai miei sospiri e mugolii.- Allora mi trovai immersa in una nuvola di dolce tensione abbandonata alle leggere carezze di Adele ai miei seni dai capezzoli durissimi.- Poi improvvisamente la mia bocca si riempì della lingua calda e morbida della zia in un bacio prima appuntito e serpentino, poi dolce e rotondo.- Roteai anch’io la mia lingua in quell’esperienza nuova ed appagante tentando di aspirare quella della zia sempre di più nella mia bocca.- Non so quanto tempo restammo abbracciate.- Tutto era cambiato in me, non ...