Il Dono di Eva
Data: 01/09/2020,
Categorie:
Lesbo
Autore: Patrizia V.
... posizione dietro Jasmine, poi allargandole i glutei strette per facilitarmi l’impresa. Ora la ragazzina ha quattro dita nell’ano, e si è aperta per me, pronta per il sacrificio. Eva mi unge il dildo con un’abbondante dose di lubrificante al silicone, poi gratifica Jas con una saporita slinguata in mezzo alle chiappe, lasciandole un generoso strato di saliva intorno al buco del culo. Non ce la faccio più: appoggio l’enorme testa di lattice del dildo sull’orifizio spalancato e spingo con forza. Jasmine grugnisce di dolore mentre le caccio dentro al buco il mio giocattolo di gomma, spingendole dentro le viscere tutto quel lattice duro color carne che fa di me una maschiaccia assatanata. - Avanti, riempila tutta! – mi fa Eva, con voce lubrica – Montala come se fossi io, e falla godere… Non me lo faccio ripetere: spingo con forza, e sprofondo nell’ano di Jasmine fino a schiacciarle l’inguine contro le natiche e facendole sparire dentro l’intera lunghezza del mio dildo esterno. La ragazza annaspa senza fiato: deve sentirsi la testa del cazzo di gomma in mezzo alle orecchie. La afferro per i fianchi e comincio a fotterla senza pietà, stantuffandole il culo con lo strapon e possedendola come se fossi un’ermafrodita. Marco deve averla allargata di ...
... brutto, povera ragazza, perché riesco a pomparla senza difficoltà con il mio enorme arnese, trapanandole il culo come se avessi un martello pneumatico. Il dildo interno mi sollecita divinamente le profondità della fica: è quasi bello come quando Eva mi ha fatto godere con la lingua, e anche più potente. Il letto cigola sotto la monta bestiale a cui sottopongo la mia giovane marinaia, sbattendola senza pietà e sodomizzandola con il mio cazzone di gomma per quasi mezz’ora, prima che l’orgasmo trafigga l’anima della giovane tunisina, strappandole un grido strozzato. Godo anch’io, con un lamento profondo, sentendomi fischiare di nuovo le orecchie mentre Eva mi bacia appassionatamente, accompagnandomi attraverso il mio orgasmo devastante… Crolliamo tutte e tre nel mezzo del materasso, abbracciate in un groviglio di membra nude, sudate e tremanti. Mi ritrovo sotto le due ragazzine, una da una parte e una dall’altra: le nostre bocche si fondono in un bacio unico, umido e lascivo, mentre le nostre gambe nude si aggrovigliano fra loro e le nostre braccia stanche ci rinserrano una contro le altre in un abbraccio perduto e rovente… Sento la lingua impertinente di Eva che mi s’intrufola nell’orecchio, facendomi fremere mentre mi sussurra piano: - Ti amo…