1. Orario d'ufficio.


    Data: 03/09/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Cheshirecat

    ... percorreva il padiglione con la lingua insinuandola all'interno proprio mentre le sue dita incontravano il minuscolo telecomando nero avviandolo. L'ingegner Magisti spalancò la bocca senza fiato sentendo ripartire la vibrazione del piccolo ovulo profondamente inserito nel suo retto. Come al ristorante prima e poi in sala riunioni, l'iniziale sensazione di fastidio si trasformava in ondate di piacere che gli percorrevano il corpo colpendo dritte il cervello. La mano della donna sul suo sesso rigido proseguiva una stimolante masturbazione mentre, messo da parte il telecomando, tornava a stuzzicare le zone più sensibili del suo torace.- Mmmhh! Non smettere...non smettere...- gemette.Tranquillo, non ne ho intenzione. -Le mani di lei, la sua lingua nell'orecchio, le vibrazioni che insistevano dentro di lui, non c'era una sola parte del suo corpo che non fosse in preda al fremito del desiderio. Strinse la gamba della segretaria tra le cosce, unica parte su cui aveva padronanza di movimento per afferrarla. Pulsazioni sempre più forti nella sua testa, nel suo petto e nei suoi pantaloni dove il suo membro invocava libertà, poi il delirio. Un fuoco bagnato che trascinava tutto fuori in ripetuti schizzi densi, la stoffa dei boxer che si impregnava.- Ummhhhaahhh vvengo!-Lei soffocò prontamente i suoi gemiti col palmo della mano.- Scccc, piano o ti sentiranno dall'ufficio ...
    ... accanto.- lo ammonì ridendo.Ma l'ingegner Magisti era completamente perso nel vortice del suo orgasmo, trascinato alla deriva dal tumulto dei sensi non aveva e non voleva avere la lucidità necessaria per preoccuparsi di alcunchè. Quando la calma tornò a schiarirgli la mente si staccò da lei per riprendere fiato. Raddrizzandosi una smorfia di fastidio gli sfiorò i lineamenti.- Potresti...- disse alla donna accennando col capo al telecomando nero.- E' vero, me ne stavo dimenticando.- sorrise la segretaria.La vibrazione ora solo irritante dentro di lui cessò.- Meglio?-- Meglio.- confermò l'ingegnere rilassandosi.Si sentiva pervadere da quel sano torpore che subentra all'appagamento, ma non era il caso di abbandonarcisi troppo, erano pur sempre al lavoro, qualcuno avrebbe potuto cercarlo. La segretaria sembrò giungere alla sua stessa conclusione.- Ora dovresti proprio cambiarti.- gli disse osservando divertita la macchia scura che andava allargandosi sulla patta dei pantaloni blu.Scese agile dal piano della scrivania, recuperò il perizoma, si risistemò il tailleur portandosi alle sue spalle per liberargli i polsi.- Continua così e, prima o poi, potrei decidere di dartela.- sussurrò gettandogli con noncuranza la cravatta stropicciata al collo."Magari" pensò l'ingegner Magisti mentre la guardava uscire dall'ufficio. Infondo erano solo diciotto mesi che aspettava quel momento. 
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