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Mia zia Anna
Data: 03/09/2020, Categorie: Incesti Autore: diamondfamily
Ciao a tutti, io mi chiamo Mattia, e quella che sto per descrivere è il racconto della mia storia incestuosa con mia zia Anna. Come detto mi chiamo Mattia, ho trentaquattro anni, castano, occhi scuri, fisico nella norma e abito ancora con i miei genitori, padre, madre e una sorella più piccola di un anno. Come tanti ragazzi (e non) in questo momento non sto lavorando. Passo le mie giornate facendo piccoli lavoretti per guadagnarmi qualcosa e andando spesso a fare delle commissioni con zia Anna. Zia Anna è la sorella più giovane di mio padre, ha cinquantacinque anni, bionda, occhi verdi, e nonostante l’età un fisico mozzafiato, sedere sodo e una quarta abbondante di seno. Io e zia Anna abbiamo un bellissimo rapporto, per me è come una seconda mamma. Ammetto di essere sempre stato attratto da lei, (e pur essendo un’amante dell’incesto e praticandolo già con mia madre), non ho mai avuto il coraggio di provarci, e conoscendola bene mai e poi mai avrei pensato che tra noi potesse nascere qualcosa che andasse oltre il semplice volersi bene zia e nipote. Un giorno zia mi propose di organizzare un viaggio a Roma per andare all’udienza generale del papa, viaggio cui avrebbe potuto partecipare anche mia madre. Io accettai con entusiasmo anche perché era l’occasione di poter stare solo in camera con mia madre e divertirci un po’ perché sicuramente zia avrebbe chiesto di avere una camera solo per lei. Corsi a casa per informare della cosa mia madre, ma quando arrivai in casa non c’era ...
... nessuno. A questo punto decisi di mettermi a guardare un po’ di televisione sul divano della sala, ma mi addormentai. - Mattia, svegliati. Mattia, svegliati. Mi svegliai udendo queste parole, e sentendomi toccare sulla spalla. Era mia madre seduta accanto a me sul divano: - Mamma, cavolo mi sono addormentato. - Me ne sono accorta. Sogghignò lei. - Su alzati, è già ora di pranzo, e siamo soli tu ed io, cosa vuoi che ti preparo? Al sentire che eravamo da soli in casa m’illuminai. - Mamma ho una mezza idea di cosa voglio. - E cosa vorresti? - Te. Dopo quelle parole mi allungai verso di lei e la baciai sulle labbra, bacio che lei contraccambiò. Mi distaccai e le sfilai la maglietta mettendo subito in bella vista il suo fantastico seno. Mi chinai e incominciai a mordicchiarle un capezzolo. Lei emise un piccolo gemito di piacere. Iniziai a ciucciargli entrambe le tette, e lì il suo gemito si fece più forte. Allontanandomi con le mani mi fece smettere. S’inginocchiò davanti al divano. Slacciò i bottoni dei miei jeans, e dopo aver abbassato leggermente i boxer, incominciò a segarmi. Il mio cazzo era duro come il marmo ed io non vedevo l’ora che lo prendesse in bocca, (fa dei pompini superlativi). Cosa che fece poco dopo. Con la mano sulla testa seguivo i suoi movimenti, e ogni tanto la tenevo giù per infilargli il cazzo fino in gola. Lei mi guardava fisso negli occhi in modo da poter vedere se mi stava piacendo, e ammetto che mi che stavo impazzendo di goduria. Si alzò in piedi, mi ...