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Mia zia Anna
Data: 03/09/2020, Categorie: Incesti Autore: diamondfamily
... e finalmente arrivò il giorno della partenza. Io non vedevo l’ora soprattutto perché da quell’ultima volta io e mamma non abbiamo più avuto l’occasione di stare un pochino da soli. Prendemmo un freccia rossa che in tre ore ci portò a Roma. L’albergo era appena fuori dalla stazione Termini. Ci recammo alla receptionist, e dopo aver preso le chiavi, decidemmo di dirigerci nelle nostre stanze per una doccia veloce per poi poter uscire a visitare Roma. L’udienza generale del papa sarebbe stata solo il giorno dopo. Zia pur soffrendo di claustrofobia decise di prendere l’ascensore, ma una volta fatto un paio di piani le venne una crisi di panico. Una volta usciti dall’ascensore la portammo in camera, e una volta accertateci che si fosse ripresa io e mamma ci recammo nella nostra stanza. Non le diedi il tempo di poggiare la valigia che le saltai subito addosso, la bacia e mentre stavamo per spogliarci, squillò il mio cellulare. Era la zia. Non volevo rispondere ma mi preoccupai e lo feci: - Dimmi zia, che succede? - Sto avendo un’altra crisi. - Arrivo subito. - Mamma perdonami vado un salto nella sua stanza a vedere che succede e torno, tu aspettami nella doccia che arrivo. - Va bene tesoro mio, non farmi aspettare troppo però. Ci scambiammo un bacio e mi recai nella stanza di zia. Quando entrai, zia era quasi in lacrime, mi sedetti accanto a lei sul letto e cercai di farla riprendere. A malincuore decisi di non farci una doccia ma di uscire subito in modo che potesse prendere ...
... un po’ d’aria. Andai nel bagno per non farmi sentire e chiamai mamma: - Mamma rivestiti, usciamo subito, zia non sta per nulla bene e voglio fargli prendere un po’ d’aria, credimi ho una voglia matta di te ma non possiamo lasciarla da sola. Mi rispose va bene, e qualche minuto dopo ci incontrammo nei corridoi e andammo a fare un giro per Roma, ma la cosa non ebbe gli effetti sperati, zia era ancora in preda dalle crisi di panico. Tornammo in albergo per l’orario di cena. Zia decise di non cenare e di andare subito in camera sua a riposare, mentre io e mamma ci fermammo al ristorante. Mangiammo qualcosa velocemente e ci ritirammo in camera. Non appena entrati, ci baciammo, mamma mi chiese di aspettare un secondo che le scappava la pipì. La aspettai seduto sul letto. Mamma uscì dal bagno completamente nuda, aveva indosso solo delle autoreggenti color carne. Ogni volta che la vedevo nuda rimanevo estasiato dalla sua bellezza. Si sedette accanto a me, e riprendemmo a baciarci. La mia mano si posò subito tra le sue cosce, lei le aprì leggermente permettendomi cosi di accarezzare la sua figa. Eravamo ancora intenti nel baciarci quando squillò un cellulare, mamma si voltò leggermente: - Amore è il mio. - Chi è? Non sarà ancora la zia? - No e tuo padre, devo rispondere. Ci fermammo e lei ripose, ma la mia voglia di averla era cosi tanta che mentre parlava la feci sdraiare, le allargai le gambe, mi misi in mezzo e presi a leccargli la figa. Mamma mise una mano davanti al microfono e ...