1. Provini (2)


    Data: 04/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... dal culo della troietta.
    
    “E’ bravo, non è vero?”, mi chiede, d’un tratto, Knut alle mie spalle.
    
    Mi giro di scatto, spaventato. Poi rispondo quasi indifferente: “Sì, sembra di sì”.
    
    “Senti… io…”, prova ad aggiungere, ma io lo zittisco con un “ssssccccc!!!”, per non disturbare le riprese. Lui rimane accanto a me e assiste alla scena senza più fiatare. Sono troppo preso dall’amlesso che si sta consumando nella saletta: al tedesco penserò più tardi.
    
    Il movimento di Rico diventa via via più veloce e adesso si sente anche il suono del suo ventre che sbatte contro le chiappette pallide del ragazzino. Le dita dei piedi della troietta si accartocciano e si tendono, mentre il suo culetto va incontro allo stallone seguendo il ritmo dello stantuffo. Riesce a prendere quel bendidio senza fare una piega: è ammirevole!
    
    Poi, lo stallone estrae di colpo il cazzo dalle viscere della puttanella, la quale si abbandona sullo schienale del divano, ansimando in modo evidente. Rico le prende una caviglia e la ribalta. Quella divarica le gambe e aspetta che il negrone la trapassi da parte a parte.
    
    E ...
    ... infatti, l’energumeno si appoggia sul divano e, con un gesto secco e preciso, infilza il ragazzino. Il corpicino dell’imberbe ha un sussulto e rimane teso qualche secondo, prima di rilassarsi nuovamente e farsi scopare da un Rico infoiato più che mai.
    
    “AH! AAAAAAAHHHHHHH! AAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH!!!”, rantola lo stallone. “Cazzo! Sta troia mi fa sborraaaaaaaaaaaaaareeeeeeeeeeeeeee!!!”, urla infine, e la sua minchia sguscia dallo sfintere. Con una mano strattona il ragazzino per i capelli, tirandolo su, e gli infila la mazza in gola. Il gozzo della puttanella comincia a salire e scendere nella gola, mentre Rico impreca non si sa in quale lingua e scarica tutto il nettare che gli appesantiva le palle. Poi si tira indietro e la troia rimane a bocca aperta, mostrando lo sperma che ha ricevuto da quel potente idrante. Un po’ lo lascia colare giù per il mento, il resto lo ingoia con gran gusto. Si lecca le labbra e si rivolge alla telecamera, sorridendo e assumendo uno sguardo innocente.
    
    “Stop!”, ordina il regista. Io ne approfitto per entrare nella stanza, raccogliere i miei vestiti e andare via.. 
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