1. La soluzione del problema


    Data: 04/12/2017, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Rientro in albergo concentrato sul colloquio che sto avendo al telefonino con Sergio, per questo non presto molta attenzione alle persone che incontro, neppure al portiere che mi passa la chiave della stanza. La prendo d'istinto e mi dirigo verso gli ascensori, seguendo l'unica cosa che all'improvviso mi interessa davvero in questo momento:il fantastico culo della donna che mi precede.
    
    Anche le cose che mi sta dicendo Sergio mi sembrano cose inutili e mi affretto a chiudere la conversazione.
    
    Che gran femmina è questa. Basta già la sua camminata a passo deciso a sprigionare una forte energia erotica, ma ci sono anche i fianchi ben delineati, la gonna corta e stretta che fascia i glutei e mette in risalto le lunghe cosce, snelle e muscolose.
    
    Sta andando anche lei verso gli ascensori, spero che debba salire come me ai piani superiori.
    
    In genere le belle donne mi attraggono tutte, ma questa ha qualcosa di speciale. Non so cosa ma ce l'ha. Eccola all'ascensore. Io sono ad un paio di metri da lei. Azzardo “Posso salire con lei?”
    
    Si gira e.... ed ho un attimo di confusione.
    
    Questa la conosco.
    
    Non so come, dove e quando l'ho già vista ma l'ho vista.
    
    Ne ho la certezza quando lei mi sorride (che sorriso carico di fascino, di eros, di maliziosità femminile) e mi dice: “Salve! E' lei?“ come se mi conoscesse e poi conclude “Certo che può, non ho mica l'esclusiva per l'uso dell'ascensore”.
    
    Entra in ascensore e si mette in un angolo. Mi guarda da capo a ...
    ... fondo prima di fissarmi negli occhi e con un sorrisetto quasi beffardo mi chiede: “Allora? Lo ha risolto il suo problema o persiste ancora?” Poi muove le labbra in un modo particolarissimo, più o meno come fanno gli assaggiatoti quando deglutiscono il boccone da valutare e dilata leggermente le narici.
    
    La sua voce mi è nuova ma quei movimenti d'espressione no! Al vedere le sue smorfie subito rivedo la scena di ieri sera, a quest'ora, nella hall di quest'albergo.
    
    Ieri lei indossava un completo giacca e pantaloni. Mi chiedo come ho fatto a non vedere lo stesso le sue forme molto femminili.
    
    Forse perché ieri sera con Sergio non ci stavo parlando al telefono ma di persona perché mi aveva riaccompagnato lui dal lavoro al mio albergo e mi stava assillando anche ieri sera con questioni lavorative.
    
    Eravamo nella hall quando lei era entrata ed io non me ne ero neppure accorto tanto che avevo detto a Sergio: “E basta parlare di lavoro. La vita è fatto anche d'altro. Per esempio il mio problema di questa sera è agganciare una donna che abbia la mia stessa voglia di scopare”.
    
    Sergio, sgranando gli occhi per il disagio mi aveva fatto in cenno con lo sguardo e col capo, come per invitarmi a girare per vedere chi avevo alle spalle.
    
    Alle spalle c'era lei che aveva sentito le mie parole e si era girata per guardarmi con lo stesso sguardo di adesso e facendo la stessa smorfietta con la bocca.
    
    Non poteva che riferirsi a quel tipo di problema nel chiedermi se lo avevo ...
«1234»