1. La vendetta di Nuzza


    Data: 04/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: Edipo, Fonte: EroticiRacconti

    Ero un giovane laureato quando venni mandato come medico condotto in quel paese sperduto. La prima cosa che tutti mi dissero, dal farmacista al sacrestano, dall'unica guardia municipale al tabaccaio, fu di non accettare caffé o altre bevande nelle case in cui sarei andato a visitare i pazienti e questo per evitare di bere i filtri d'amore che le donne ci avrebbero messo dentro. "Pensate che possano funzionare?", chiesi ridendo. "No, ma sono intrugli fatti con cose schifosissime. Se non hanno effetto sul cuore ce l'hanno sullo stomaco." C'erano diversi maghi, stregoni e megere da quelle parti e la gente, soprattutto le donne, credeva più in quegli imbroglioni che nei medici. Francamente mi sembrava improbabile che qualche donna del paese sentisse l'irresistibile bisogno di conquistarmi. Ero giovane ma già perdevo i capelli, avevo un pò di pancetta e le lenti da miope non miglioravano il mio aspetto generale. Nella grande città da cui venivo per le donne ero trasparente, insignificante, ma in quel piccolo paese, a quanto pareva, non si buttava via niente. Le donne, mi spiegò il farmacista, o meglio, le femmine, come le chiamava lui, erano allupate. Del resto se si faceva un giro, e ci volevano pochi minuti, per le strade si vedevano quasi solo donne, bambini e anziani. Gli uomini erano quasi tutti via, al nord o all'estero, per lavoro, e tornavano, se tornavano, una volta all'anno. Le mogli erano vedove con il marito vivo che, lontano, difficilmente viveva in castità per ...
    ... un anno intero, e non c'era da meravigliarsi se cercavano di consolarsi anche loro. Le ragazze poi, senza molte prospettive di trovare fidanzati che non si involassero a loro volta dopo le nozze, ti ficcavano addosso degli sguardi imbarazzanti e indecenti. Secondo i miei interlocutori, in quel paese l'innocenza dei maschi era più a rischio di quella delle femmine; mi raccontarono storie assurde e incredibili: a sentir loro era difficile trovare un ragazzino di dodici o tredici anni che non fosse già stato iniziato da qualche famelica femmina più grande. Il sacrestano stesso mi confidò che da bambino era stato stuprato da una cugina, mentre la guardia municipale sosteneva d'essere stato per anni, da adolescente, l'amante di una ricca vedova. I pochi maschi del paese dovevano stare attenti, dicevano ridendo. "Sono davvero terribili le donne, qui", commentai un giorno. Altre risate. "Terribili e gelose, qui si rischia di fare la fine di Fernando lo zoppo." "Chi era? E che fine fece?" Stavolta alla risatine non seguì risposta. Sulla brutta fine di Fernando lo zoppo c'era reticenza, persino imbarazzo. Mi dissero che il fatto era accaduto tanti anni prima ma in paese c'erano ancora i suoi parenti e non gradivano che se ne parlasse ancora. Avevo preso alloggio presso due anziane sorelle, gentilissime e dolcissime, che mi riempivano di attenzioni e cortesie. Osservando loro era difficile credere alle ciarle che mi erano state raccontate sul conto del loro sesso. Ad appagare la mia ...
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