1. Giorno di pioggia - Capitolo 3


    Data: 08/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45

    Capitolo tre"Che ora è? " chiese Giorgio."È tutto quello a cui puoi pensare?" Chiesi rassegnato."Beh... è solo... che non possiamo sentire la campana da qui" Disse Giorgio mettendosi sulla difensiva come faceva così spesso."Lo so, lo so" Sospirai gettando uno sguardo al mio orologio. "12 e 36. ""Non aver paura, uomo. Ho quattro minuti prima che la campana suoni.""Io ho circa quindici minuti prima di rientrare.” Dissi senza fare alcun tentativo di nascondere la mia esultanza."Non è giusto!" borbottò Giorgio: "Perché hai molto più tempo per il pranzo di quanto ne abbia io?""Beh... vedi Gio... a noi grandi piace andare fuori a pranzare... ci vuole più tempo ed è un privilegio, voi piccoli mangiate il sacchetto che vi ha preparato la mamma. E devi essere contento... se il mio intervallo non fosse più lungo del tuo, non avrei tempo per venire alla tua scuola per il nostro piccolo appuntamento pomeridiano.""Ehi, prima di tutto... so di essere un po’ più giovane di te... ma smettila di sbattermelo in faccia. E secondo... io non ho un sacchetto preparato dalla mamma.” disse dandomi un piccolo pugno nello stomaco come castigo per la mia piccola tiritera."No, ma mia mamma ha preparato il sacchetto per te." Gli ricordai. "Dice che gli sembra di avere tre figli ora.""Sono con te solo da una settimana" Disse scrollando le spalle."Una settimana è notevolmente lunga per un donna lavoratrice di mezz’età" Dissi strofinando delicatamente la pelle esposta del suo torace. Poteva essere una ...
    ... cosa un po’ rischiosa. Dopo tutto eravamo sdraiati nel campo sportivo dietro la scuola di Giorgio. Io ero a torso nudo e la sua camicia hawaiana (Ne aveva molte... quella era blu scuro) era sbottonata. Lui posò la testa sul mio torace nudo ed io gli appoggiai sopra una mano massaggiandogliela delicatamente. Ok, eravamo sdraiati dietro le panchine... ma tuttavia... era rischioso."Pensi che tua mamma si sia stancata di avermi intorno?" Lui tentava sempre di mettere a loro agio le persone... non faceva nulla che li potesse mettere a disagio. Io lo amavo per quello. Poi inoltre... anch’io ero così. Come ho già detto... io ho un grande cuore. Forse spesso troppo grande."Per niente." Dissi. "Ha capito che bastardo è tuo papà e non ti rispedirebbe da lui."Lui sorrise: "La tua famiglia è magnifica.""Anche Danny? " Gli ricordai quel fesso di mio fratello.Lui fece una pausa: "Tu e tua mamma siete magnifici." Ancora una volta fece una pausa. Poi, piano... quasi impercettibilmente…: "Grazie.""Bello" Dissi sorridendo mentre gli arruffavo i capelli biondi."Ehi!" Esclamò lui saltando su di me sorprendendomi."Io farei qualsiasi cosa per te!" Gli dissi sorridendogli e scompigliandogli i capelli."Ehi... che ora è?"Diedi un’occhiata al mio orologio."12 e 41""Cazzo!" Esclamò Giorgio. "La prima campana è già suonata! La lezione comincia tra 4 minuti!" esclamò armeggiando coi bottoni della camicia... faticando ad abbottonarli."Aspetta. lasciami fare una cosa prima che tu vada."Lui sembrava un po’ ...
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