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Giorno di pioggia - Capitolo 3
Data: 08/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45
... ansioso. "Fai in fretta. Arriverò in ritardo se non fai in fretta. Devo correre in classe.""Ci vorrà solo un secondo" Lo rassicurai. Diedi una rapida occhiata in giro. Nessuno in vista. Bene. E subito i suoi pantaloni ed i boxer furono intorno alle sue ginocchia. Lui guaì sorpreso, ma prima che avesse finito di guaire, il suo cazzo molle era nella mia bocca. Era così lungo e grosso, e succoso, e dolcissimo. Io lo assaporai."Cosa stai facendo?" Gracchiò.Gli sorrisi dai suoi genitali. Il suo corpo era così magnifico nella brillante luce del giorno. Il suo grosso quindici centimetri circonciso... le sue morbide palle... il suo cespuglio pubico di buone dimensioni marrone chiaro. Bellissimo. In venti secondi il cazzo di Giorgio era duro come una pietra ed aveva raggiunto i diciannove centimetri.Appena fu duro, alzai la bocca dal suo uccello. "Così!" Sorrisi.Lui abbassò lo sguardo spaventato. "Dannazione! Sarò sicuramente in ritardo ora, sono spettinato ed ora ho anche questo!" disse sventolando il suo membro congestionato: Fottiti ragazzo!"Ridacchiai. Capivo che non parlava sul serio... ed era grande vedere questa nuova fiducia in me. "Stasera" Gli sorrisi: "Prometto".Giorgio si affrettò per andare in classe, ma improvvisamente si rese conto che aveva la camicia slacciata ed i pantaloni intorno alle caviglie. Arrossì, li tirò su mentre si guardava in giro per vedere se c’era qualcuno. Nessuno. Meno male. Quindi afferrò il suo zaino e corse via. La camicia era ancora spalancata. ...
... Mentre correva si abbottonò la camicia e guardandosi sopra una spalla, urlò: "Ciao!""Ci vediamo dopo la scuola" Dissi agitando una mano. E lui correva.Sospirai sorridendo tra di me mentre lo guardavo. Era possibile amarlo di più?Poi diedi un’occhiata al mio orologio. 12 e 46. Hmmm... dovevo correre se non volevo arrivare in ritardo. Presi la mia maglietta, mi alzai e me la feci passare dalla testa. Presi le chiavi dalla mia tasca, mi diressi verso il recinto e lo scavalcai. In breve fui in macchina e tornai al mio liceo che non mi era mai sembrato tanto meraviglioso.Parcheggiai in uno degli ultimi posti disponibili, presi il mio zaino e mi diressi verso la sesta ora, chimica. Oooh... che divertimento."Hei!"Mi voltai e vidi il mio amico Igor che correva verso di me. Era un ragazzo piuttosto bello, originario della Germania e se anche aveva passato da noi la maggior parte della sua vita, aveva ancora un accento abbastanza forte. Aveva diciassette anni, era un assiduo giocatore di tennis (ed anche maledettamente bravo), cosa che aveva prodotto un corpo ben fatto. Il suo viso cominciava a mostrare i segnali di una faccia che un giorno sarebbe stata ben cesellata, gli occhi erano blu, le sopracciglia pronunciate ed i capelli biondo scuro. Non era molto alto e portava sempre un berretto da baseball. Quel giorno ne indossava uno blu navy girato indietro, oltre ad una larga t-shirt blu chiaro che nascondeva la bella parte superiore del suo corpo ed un paio di jeans vecchi e larghi. ...