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Giorno di pioggia - Capitolo 3
Data: 08/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: aramis45
... di chimica mi diressi verso la settima, e dura, ora. Francese. Ah, oui...franais. J'aime beacoup parler francais. C'est la langue de l'amour. Et j'aime Jeremy de tous mon coeur. Donc, un jour, je devrais lui parler en francais. Comme je vous ˆ dits...il est la langue de l'amour… Ok. Basta Francese. Non era facile concentrarsi sui congiuntivi mentre per tutta l’ora si ha un’erezione!Finalmente... la tortura era finita. Amavo il francese... ma ce n’era abbastanza per quel giorno! Era arrivato il momento di andare da Giorgio. Corsi alla mia macchina, ansioso di rivedere il mio ragazzo. In breve arrivai alla sua scuola e parcheggiai."Allora, com’è stata la tua giornata?" Chiesi.“Vuoi dire a parte il ritardo?""Sì, oltre a quello", ghignai mentre tenevo gli occhi sul parcheggio. Con tutte le macchine che venivano a prendere i ragazzi avevo sempre paura di non riuscire ad uscire.Lui alzò le spalle: "Abbastanza bene." Fece una pausa: "A parte una cosa.""Cosa?""Te la mostrerò" Subito dopo vidi che Giorgio aveva il cazzo abbastanza duro fuori della patta. Spuntava diritto e sulla punta c’era una piccola goccia di brillante pre eiaculazione."E’ una cosa così cattiva?" Chiesi."Non è andato in giù per tutto il pomeriggio" Mi informò, incrociando le braccia e dandomi un’allegra occhiata. "Questo è colpa tua, sai.""Mi spiace, mai più pompini. Va bene?""No" E scosse la testa: "solo ti chiedo di finire la prossimo volta.""Penso che si potrebbe sistemare la situazione" Accennai col capo. ...
... "Inoltre... non sei stato il solo ad avere un problema questo pomeriggio.""Come?" Chiese. Amavo questo suo nuovo sistema di flirtare. Quando l'avevo incontrato la prima volta, Giorgio era così tranquillo... così riservato... così timido. Anche nell'ultima settimana era rimasto così. Ma finalmente stava sciogliendosi... mostrandomi il 'vero' Giorgio."Sì, l’ho avuto davvero, un vero problema.” Ed il mio uccello ora era fuori della mia patta. Era duro come granito e sporgeva ad angolo acuto dal mio corpo. Anche se non era come quello del mio amico, tuttavia era abbastanza di dimensioni considerevoli .Raggiungemmo la mia macchina e ci avviammo verso casa.."Forse quando arriveremo a casa dovremmo fare qualche cosa per alleviare il problema che abbiamo tutti e due." Propose sorridendo."Che idea originale. Come se non lo facessimo ogni giorno quando torniamo a casa" Dissi dando un’occhiata al suo pene che sporgeva ancora dai suoi pantaloni. Quando avremmo potuto farlo? Danny arrivava a casa dall’allenamento di basket alle 5 e mezza. Quindi le nostre opportunità erano ridotte."Ok... allora lo faremo quando arriveremo.” Disse Giorgio quando mi fermai ad un semaforo; rosso maledetto. "Io intanto comincerò a prendermene cura." E cominciò a masturbarsi."Ehi! No! Quello tocca a me!" Mi lagnai."Dai, non voglio che tu finisca fuori strada." Rispose lui innocentemente. Così... con l’espressione più innocente continuava a carezzarsi il mostruoso uccello congestionato."Oh, non preoccuparti per ...