1. Duplice sodomia


    Data: 08/09/2020, Categorie: Trans Autore: Iridescente

    ... c’è ragione che tu voglia mantenere le distanze. - - OK Ivan, ti darò del tu. - - Bene! – esclamò lui – adesso ti faccio un’altra proposta… - Già c’era la sorpresa che avrebbe portato un suo amico nero, adesso che altro mutamento mi avrebbe proposto? - - Nella tua mail – disse lui - mi hai scitto di avere l’orifizio anale elastico e molto abituato, se ricordo bene… - - Sì - risposi quasi sottovoce. Ciò che intuii mi fece accapponare la pelle e la proposta che mi fece confermò ciò che avevo supposto. -Che ne diresti, Giusy, se provassimo a sodomizzarti entrambi contemporaneamente? Sarebbe eccitantissimo avere un rapporto a tre congiuntamente. - - No, Ivan non posso accettare – risposi. – Uno dopo l’altro sì ma entrambi contemporaneamente non so se… per di più se avete i membri, grossi come me li hai descritti. - - Ascolta, Giusy – insisté lui – ho una crema lubrificante efficacissima, tuttavia sarai tu a stabilire se ti sentirai in grado di provare la sodomia duplice, solo dopo che uno di noi due ti avranno penetrato. – - Accetto di tentare, Ivan, però devi darmi la tua parola di gentiluomo che uno dei due rinuncerà immediatamente se non ce la facessi? - - Ci sapremo controllare Giusy: parola d’onore. Ho un camper che ci aspetta in un posteggio a qualche centinaio di metri. Suppongo che il camper ti vada bene per il nostro incontro. Possiamo metterci in qualsiasi posto con quello. - - Sì, certo. - Sospirai. L’idea di provare a ospitare due superdotati in corpo, mi faceva ...
    ... tremare le gambe. - Benissimo – disse Ivan, adesso prosegui fino all’incrocio. Mi troverai dietro l’angolo di destra. Intanto avviso il mio amico. Sarà qui prima che tu arrivi. - Raggiunsi Ivan. Un nero sulla trentina, non particolarmente alto ma robusto, con la pelle dal colore dell’ebano, era accanto a lui. Entrambi mi guardarono con occhi incantati, talmente mi trovarono effeminato. - Sul serio sei un maschio, Giusy? - mi chiese stupito Ivan. Ero talmente emozionato che mi venne di rispondergli soltanto con un assenso. Ivan mi trasse in un angolo, si accertò che non ci fossero persone nelle vicinanze, mi slacciò due bottoni della camicetta e introdusse nell’apertura una mano. Vidi le sue sopracciglia arcuarsi e il suo volto assumere un’espressione di grande soddisfazione. Mi strinse la mammella sinistra ed esclamò sottovoce: - Cazzo che roba! Hai ancora il pisello? - Annuii. - Ti si rizza? - Assentii ancora. Il nero mi sorrise. I suoi denti, bianchissimi, a contrasto con le labbra scure e molto carnose, mi fecero avvertire un brivido lungo la schiena. - Ti presento Alan - mi disse Ivan riabbottonandomi la camicetta. Il nero mi porse una mano grossa e tozza. Mi parve fosse una morsa a serrarmi le dita. - Il tuo aspetto è di una femminilità sconcertante - riprese a dire Ivan. - Sei bellissima, Giusy! Uno schianto di biondina. - Mi sentii fremere. Quell’uomo aveva un fascino talmente sensuale che mi attraeva. - Avviamoci, Giusy - mi disse Ivan prendendomi la mano. L’emozione aveva ...
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