Francesca
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ettoregrem
... contraccambiarono.
Il loro matrimonio navigava in ottime acque, era bello, solido, complice. Io un po’ li invidiavo perché con mia moglie non andavo così d’accordo.
Comunque la vita andava avanti, arrivarono i figli: un bimbo e una bimba splendidi per me e una bambina altrettanto deliziosa per Toni.
La gravidanza aveva reso Francesca radiosa: pelle luminosa, seno pieno. Anche dopo il parto, avevo notato che essere madre le donava, le aveva regalato una sorta di dolcezza in più, aveva arrotondato alcuni spigoli del suo carattere e questi aspetti si traducevano in una bellezza più serena.
Dal canto mio, la costante tendenza a avventure extraconiugali non aiutava il rapporto di coppia.
Anche da fidanzati non ero stato un campione di fedeltà, ma mia moglie aveva sperato che il vincolo coniugale avrebbe avuto l’effetto di farmi mettere la testa a posto… niente di più sbagliato.
Infatti, dopo meno di tre (difficili) anni dalla data delle nozze, mi separai. Inutile dire che non fu bello.
Lei tenne i figli, io non volli creare troppe difficoltà: mi riconoscevo la gran parte delle colpe. Alla fine ci lasciammo in modo civile, in fondo le volevo bene, era una brava ragazza, ma non era quella la vita che faceva per me.
Toni e Francesca mi sostennero e mi furono vicini, so che Francesca e la mia ex in quel periodo si videro e parlarono, d’altronde erano amiche da un parecchio tempo… ma, si sa, quando le coppie si dividono è naturale che gli amici scelgano di ...
... stare con uno o l’altro dei coniugi, Toni e Francesca scelsero di stare con me.
Riprendemmo a frequentarci, o meglio, io ripresi a frequentare la loro casa, visto che come neo single il mio appartamento non era un gran che.
Fui invitato, con la ragazza che frequentavo al tempo, ad un party di halloween a casa loro. La festa era in costume e, come spesso accade, le donne colsero in gran parte l’occasione per declinare una mise relativamente horror in una versione decisamente sexy.
Era un bel vedere di diavolette e vampire sexy, non c’è che dire.
La mia accompagnatrice si chiamava Valentina. Era una ragazza più giovane di me di dodici anni che avevo conosciuto in palestra. Era minuta, con un fisico asciutto e tonico, una sportiva convinta, con piccoli seni impertinenti e un culetto duro come il marmo.
Era molto, molto carina: una massa di riccioli scuri (spesso ribelli) e occhi neri che luccicavano sotto due sopracciglia ben disegnate, labbra piene e una adorabile fossetta sul mento, caratterizzavano un viso a cuore, da fatina, in cui spesso compariva un’espressione divertita e maliziosa tutta sua.
Valentina era una forza della natura. In palestra era una macchina e, fuori dalla palestra, passava tutto il tempo libero in attività fisica: ciclismo, arrampicata, corsa, pallavolo, nuoto…
Francamente era troppo impegnativo anche per me, che pure ho sempre amato e praticato con regolarità lo sport a livello agonistico, però questa sua iperattività si estendeva anche ...