Francesca
Data: 09/09/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: ettoregrem
... alla camera da letto: era come andare con una gatta selvatica, instancabile, passionale, curiosa e sperimentatrice. Cosa chiedere di più?
Eravamo entrati subito in sintonia, entrambi troppo smaliziati per credere alla favoletta dei fidanzatini, avevamo impostato il nostro rapporto in quello che chiamavamo “compagni di scopate sportive”. C’è chi si dà appuntamento per una partita a tennis e chi, invece, preferisce fare incontri con il punteggio determinato dal numero degli orgasmi, noi eravamo nella seconda categoria.
Il termine inglese “friends with benefits” rende l’idea, ma il rapporto che si era instaurato con Valentina era qualcosa di più complice di una scopata in mancanza di meglio: c’era complicità, la profonda condivisione dell’amore entusiasta per il sesso e per le sensazioni che ci poteva regalare.
Valentina non si poneva limiti, le piacevano gli uomini ed era fondamentalmente etero, ma la curiosità l’aveva portata in più occasioni a stare con una donna. Apprezzava la bellezza e la sensualità di un corpo femminile quanto me, e io trovavo adorabile quando capitava che incrociando per strada una femmina particolarmente sexy, ci voltassimo entrambi per ammirarle il sedere scambiandoci poi un’occhiata di intesa.
Con lei avevo sperimentato per la prima volta il sesso a tre, coinvolgendo una sua amica più vecchia, tatuata e decisamente porca, che aveva tendenze lesbiche piuttosto accentuate. Fu bello, ma non tanto quanto mi ero aspettato. L’altra pareva ...
... molto più interessata a Valentina che a me e, alla fine, fu a Valentina che ci dedicammo entrambi, io che le venivo in bocca mentre l’altra le succhiava il clitoride.
Comunque… questa era Valentina: un rapporto aperto e difficile da definire, stavamo bene insieme (anche fuori dal letto), ma non avevamo nessuna intenzione di impegnarci reciprocamente.
Con Toni e Francesca, tuttavia, non scendevo in particolari, li lasciavo nella convinzione, tutta loro, che con Vale vivessi una sorta di fidanzamento in cui io, per le cicatrici lasciate da un matrimonio fallito, mi ostinassi a tenerla ad una certa distanza. Durante le uscite a quattro Francesca si sentiva in dovere di lanciare qualche suggerimento al mio indirizzo:
- Beh… potreste andare ad abitare insieme…-
Vale, guardandomi con malizia, rispondeva:
- Vero? Diglielo Fra… quand’è che mi renderai una donna onesta? –
Perfettamente conscio che oltre al mio prendeva almeno un altro paio di cazzi con regolarità, e che non avrebbe mai scambiato la sua libertà per la convivenza con un tipo come me, stavo al gioco:
- Vale… amore mio… è solo che non ho ancora trovato il diamante giusto per l’anello di fidanzamento…-
Bene, torniamo alla sera della festa di halloween…
Vele si era vestita da sposa cadavere e malgrado il trucco bianco era sempre molto figa…
La mia attenzione, tuttavia, fu subito calamitata dalla padrona di casa: Francesca era una strega particolarmente sexy, l’abito nero e stretto alla Morticia ...