1. Indagini in tcchi a spillo


    Data: 05/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: tom

    ... del suo tempo?�L�intraprendenza di Monique doveva essere adeguatamente corretta, ed Elisa aveva molta esperienza in proposito. Si trovavano in una delle camere dell�albergo Arcadia, nel centro storico della città. I proprietari dell�albergo erano una coppia molto affiatata, vecchi amici di Elisa. Lui si chiamava Marco, aveva quarant�anni ben portati, un fisico muscoloso e lo sguardo assassino; lei, Sofia, aveva trentacinque anni e i capelli biondissimi e la pelle bianca tipici della sua terra natia, la Germania.La serva attendeva lo svolgersi degli eventi con il collo serrato nella stretta della gogna. Era uno strumento basso, rozzo e antico. Monique era costretta a stare a gambe larghe, esponendo le natiche e la schiena. Per ordine della padrona Sofia, gli abiti le erano stati tolti. Attendeva nuda e in completa balia dei desideri dei suoi aguzzini, nell�aria fresca della stanza.D�un tratto la porta si aprì e Monique intravide le sagome di tre persone, un uomo e due donne. Marco e Sofia, sicuramente� Erano le due figure più alte, quelle che procedevano a testa alta in abiti sontuosi simili a tuniche romane. E l�altra? Chi era? Era forse Marica, la schiava pugliese assunta l�autunno passato? Oppure Benedetta, bionda leccapiedi nativa di Firenze che qualche mese prima aveva subito quelle dolorosissime punture al seno per farlo passare da una terza a una quarta misura? Le inservienti dell�Arcadia erano tutte schiave. Reclutate tramite siti di inserzioni sadomaso in rete, ...
    ... avvicinate con la promessa di un lavoro e poi sottoposte ad atrocità e sevizie di ogni tipo. Torture, a dire il vero, che la maggior parte di loro gradiva molto.Ma Monique non era una schiava di natura. Lei si era prestata a lasciare che il piede della sua datrice di lavoro si posasse sul suo collo solo per avere un buono stipendio e un ruolo importante nell�azienda. Non le piaceva vivere da sottomessa come le sue colleghe. Neppure le capiva, da quel punto di vista.La mano nodosa di Marco le schiaffeggiò il sedere con estrema violenza. Monique sobbalzò. Solo le calze di Sofia, che le erano state inserite in bocca, le impedirono di urlare. La padrona tedesca le si fermò di fronte, altissima e inarrivabile nel suo algido portamento che trasmetteva autorità.�Fa male la schiena, eh?� chiese con la sua parlata dura. La schiava annuì, emettendo un mugolio soffocato.La padrona rise con un�espressione cattiva. Strappò il cerotto dalla bocca della serva e con due dita prese le calze.�Le hai pulite per bene?��Sì, padrona��Me lo auguro�Marco le si fece accanto, sbloccò i ganci della gogna e liberò Monique. La serva crollò in ginocchio sul sudicio pavimento della stanza.�Alzati, puttana� ordinò il padrone.Monique si fece forza. L�esito di quella serata sarebbe stato comunicato a Elisa: se Marco e Sofia si fossero detti insoddisfatti del comportamento della cagna, al suo rientro le sarebbe toccata una punizione ancor più grave. I padroni dell�Arcadia si divertivano con le schiave, ma Elisa ...