1. Bianconevose ed i sette....


    Data: 12/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: pervpigbs

    ... erano nani. Erano 7 minatori clandestini, tutti fratelli e coi nani condividevano una virtù ben evidente dentro i pantaloni stretti.
    
    Da che avevano iniziato a scavare la miniera clandestina il sesso era stato menarselo dicendo porcate su quel che avrebbero fatto al primo buco che incontravano, come se dovessero punire la o il malcapitato per tutti gli anni di seghe.
    
    Bianconevoso , si era addormentato a pancia in giù esponendo all’aria il culetto martoriato ed il buco ancora un poco aperto dallo stupro recente.
    
    Lo svegliarono i sette minatori che gli fecero scoprire cosa possono fare sette bruti a uno sbarbino.
    
    Inculate senza limite, pompe e ingoio, sberle e piscio, fino a che non volendo aspettare i turni iniziarono a infilargli nel culetto due cazzi alla volta.
    
    Bianconevoso si dava da fare come una troia in calore, pieno di cazzi non gli bastava mai, se ne aveva due in culo , usava le mani per menarlo ad altri due e ne succhiava un altro.
    
    SI fece legare , trangugiò sborra e piscia, si fece coprire la bella faccina di sperma caldo, leccò stivali da lavoro a culo all’aria, si fece infilare nell’ano un po’ di tutto e mugulava e gemeva, con orgasmi solo anali lunghissimi, veniva come una fica, sempre pronta ad averne un altro, senza che manco gli dovesse diventar duro il pisello.
    
    Dopo una notte di sbatterselo in tutti i modi decisero di tenerselo in casa.
    
    Bianconevoso stava nudo in casa a cuocere e far ogni lavoro da mogliettina, veniva trombato ogni ...
    ... giorno ed ogni notte dai 7 e quando i minatori erano bevuti magari pure menato, insomma normale violenza domestica condita con un bello spruzzo di fantasie sadomaso di dominazione.
    
    I sette iniziarono ad affezionarsi a Bianconevoso e ad amarlo, seppur a loro modo
    
    Nella reggia Sigismondo si rodeva l’anima, anche perché nonostante le arti magiche temeva di invecchiare, così visto che lo specchio gli confermava che Bianconevoso era vivo, decise di provevdere lui stesso. Usò le arti magiche per avere un cazzo gigantesco con sperma avvelenato si trasformò in un 50enne calvo, ma di buon fisico e si recò nel boscodove trovò la casetta , chiese un poco di acqua e di pane e poi per ringraziare il gentile ragazzo gli offrì il suo uccello da succhiare.
    
    Gli invase la gola col cazzo magico e gli sborro dentro, il ragazzo si sentì bruciare, divenne pallido e svenne, proprio mentre sopraggiungevano i minatori che, però, decisero che Bianconevoso era troppo bello per non vederlo più, così lo misero in una teca e restarono a contemplarlo.
    
    Così passavano i giorni a ricordare le scopate migliori ed a raccontarle ai pochi viandanti, che poi le narravano in giro, così si sparse ovunque la voce del giovine nella bara di cristallo e di quanto fosse bello e illimitatamente frocio e cagna.
    
    La storia giunse alle orecchie del re Ferdinando, che era stufo delle intemperanze di suo figlio, perennemente inascarito, priapico, porco e con fantasie di dominio, senza dire che nessuna principessa o ...