1. Il pomeriggio di un fauno - 2


    Data: 13/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad

    ... mi hai quasi spaventato.”
    
    “A cosa stavi pensando, bel fauno?”, continuò Rudy, strizzandogli la protuberanza.
    
    “Com'è la situazione oggi?”, gli chiese invece Marcello.
    
    “Normale... - rispose Rudy distrattamente – Gesù, se sei eccitato! Ti do un succhiotto, vuoi?”
    
    “Un'altra volta, ok? Oggi ho voglia di cazzo pure io!”
    
    “Neanche un assaggino?”, insistette Rudy, cercando di tirarglielo fuori.
    
    “Dai...
    
    “, si schermì Marcello, allontanandogli la mano.
    
    “Beh, non te lo meriteresti, comunque vai da quella parte, - gli disse allora l'altro, senza prendersela più di tanto, indicandogli un sentiero più avanti – ho visto un paio di maschi niente male che si infrattavano... Qualcosa mi dice che cercano un terzo.”
    
    “Tosti?”, chiese Marcello, sentendosi fremere d'eccitazione.
    
    “Vedrai da te.”, ridacchiò Rudy.
    
    “Ok, ci vediamo, allora.”, fece Marcello e si avviò.
    
    “Aspetta! - lo fermò però l'altro – almeno l’odore...”, e si chinò inspirando profondamente l'aroma pungente che si sprigionava dagli slip fradici dell'amico.
    
    “Divino...”, sospirò poi, rialzandosi.
    
    Marcello scoppiò a ridere e gli arruffò i capelli scherzosamente, quindi si allontanò nella direzione che gli era stata indicata. Girovagò un poco fra gli alberi e finalmente udì degli inequivocabili gemiti e risucchi. Si avvicinò a sbirciare fra il rado fogliame dei cespugli e vide, nello spazio libero dall'altra parte, un uomo robusto che gli dava le spalle, a torso nudo e piazzato a gambe larghe, in ...
    ... mezzo alle quali si intravvedeva un altro, inginocchiato davanti e col cazzo ancora pendulo fuori dai pantaloni, evidentemente intento a succhiarglielo.
    
    Marcello ammirò con trasporto le spalle larghe dell'uomo, la schiena possente, le natiche fasciate dai jeans e si sentì rimescolare tutto: era questo il maschio di cui aveva bisogno! Col cuore in tumulto, girò silenziosamente in semicerchio attorno alla barriera cespugliosa, cercando un punto d' osservazione migliore, fino ad arrivargli di lato e quello che scorse lo fece quasi sborrare all'istante: quello in ginocchio, molto più giovane dell’altro, gli stava slinguando con selvaggia bramosia una sleppa di cazzo protesa in fuori dai jeans sbottonati.
    
    In quel momento, lo stallone si infilò una mano nella patta, andò sotto e con un grugnito si cavò fuori anche la sacca dei coglioni. Immediatamente, il frocetto ci si avventò sopra, leccando, sbavando e cercando di prendere in bocca gli enormi ovuli pelosi.
    
    Fu troppo: con un gesto deciso, scostò le ramaglie si fece avanti. L'uomo si voltò al rumore e Marcello fu colpito dalla luce di animalesca lussuria che gli balenò nello sguardo. Quello stallone era sesso allo stato puro! L'uomo lo fissò e un ghigno lascivo gli si disegnò sulle labbra piene, mentre gli faceva cenno con la testa di accomodarsi. Marcello gli andò vicino e subito fu avvolto dall'afrore pungente di sudore e lussuria che quello traspirava. Il suo testosterone era alle stelle e gli trasudava dai pori della ...