1. Il mio eroe - 3


    Data: 16/09/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Shadow1979, Fonte: Annunci69

    Mi svegliai di soprassalto con il cuore in gola…la sveglia suonava all’impazzata, allungai una mano sul comodino e la spostai di 15 minuti. Tastai con la mano al mio fianco ma il letto era vuoto, mi girai di scatto e Marco non c’era più ma c’era un bigliettino “ben svegliata meraviglia, scusami ma sono dovuto scappare questa mattina poco dopo finito di fare l’amore. Tu dormivi beata e non ti ho disturbata, spero mi vorrai rivedere, ti lascio il mio numero e non esitare a chiamarmi. Un bacio, Marco”.
    
    Lui non era scappato e non era un sogno, quel bigliettino mi aveva già dato delle buone conferme, mi rimisi distesa a pancia in su e mi rilassai aspettando che la sveglia risuonasse. Pensavo a quanto successo la notte, il mio corpo era indolenzito, avevo male alle gambe ed ai glutei per il sesso al quale non ero abituata; la mia patatina era ancora umida di umori e sperma, me la sfiorai, le labbra erano gonfie e leggermente dischiuse, indugiai ancora ad accarezzarmela e mentre ripensavo al piacere provato presi un po’ di umori e me li portai al naso…sentii chiaro l’odore del suo sperma, i capezzoli mi si eccitarono subito, mi sfiorai tutto il corpo e provai un senso di rilassamento e piacere totale, tutti i miei sensi si erano risvegliati felici ed appagati.
    
    Risuonò la sveglia e ritornai alla realtà, dovevo occuparmi di quello scemo di mio marito e mi attivai subito. Andai dritta in bagno a farmi una bella doccia provando dispiacere nel lavarmi via l’odore del sesso che ...
    ... avevo ancora addosso e che in qualche modo teneva ancora Marco con me. Uscii dalla doccia, finii di prepararmi, feci la valigia per mio marito, colazione veloce, abbigliamento comodo e chiamai un taxi. Uscii di casa con gli occhiali da sole a coprirmi le occhiaie dovute dalla nottata, consegnai il valigione all’autista e mi misi comoda sul sedile posteriore dove visto l’orario di punta sarei rimasta sicuramente seduta per un’oretta. Presi il telefono dalla borsa ed ancora nessun segno da mio marito, infilai la mano in tasca e presi il bigliettino di Marco. Leggevo ogni numero con attenzione e con mani tremanti lo digitavo sullo schermo, indugiai prima di far partire la chiamata…stavo per riagganciare al quarto squillo a vuoto ma in quel momento mi rispose con tono molto formale finchè non capì che ero io e la sua voce divenne molto confidenziale, disse che non ci sperava che lo chiamassi e si scusò per la fuga, era dovuto scappare al lavoro, ora non poteva parlare tanto però mi chiese se poteva scrivermi o se il telefono lo vedeva qualcun altro; chiaramente poteva scrivermi tutto quello che voleva visto che a nessuno importava del mio telefono, ci salutammo e riagganciò.
    
    L’autista di tanto in tanto mi guardava dallo specchietto e mi sorrideva ma non avevo voglia di dargli confidenza e mi immersi nei miei pensieri che erano sempre e solo rivolti a lui ed ai rapporti avuti. Pensavo a quanto avevo goduto in una sola notte ed al solo pensiero mi eccitavo sempre più, sentivo la mia ...
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