1. Il maschiaccio ivana


    Data: 26/08/2017, Categorie: Etero Autore: passione_totale, Fonte: Annunci69

    ... aver lasciato trasparire qualcosa dal momento che sorridendo commenta con un “rimasto male tu?”
    
    A quel punto, il dado è tratto, e si prova ad andare fino alla metà, senza sapere quale essa sia, ribadendo, “beh le 9,00 è l’orario ideale per cenare qui sul mare, non credi?”
    
    Sorride, e mi chiede di attendere un attimo, prende il mano il telefono, e parla con non so chi ovviamente in croato;
    
    Terminata la telefonata, mi presenta la stampa della fattura, un foglietto a fianco scritto a mano con la differenza a conguaglio e su un terzo post –it blu un indirizzo di Rijeka, dicendomi: Ho scambiato le ultime 3 ore di turno con una collega, in spiaggia non è possibile, ma se ti va in questo posto alle 20.00 è tipico di aperitivo croato, ci vediamo li”
    
    Ho il pomeriggio davanti, non era previsto, lo impegno prima per pranzare, poi cercare una locanda per la notte e infine doccia e a caccia di stò posto.
    
    Chiaramente io arrivo una buona mezz’ora prima, non avevo nulla da fare, mi siedo all'aperto in un angolo e osservo la movida istriana, pensando a come sarebbe stata la serata;
    
    Peggio di un orologio svizzero, a meno 5 alle 20.00 è arrivata, sti cavoli, non l’avevo riconosciuta…
    
    L’idea che, mi ero fatto di lei (anche parlandone con l’amica che mi accompagnava nei viaggi) era della lesbica autoritaria, in quanto un po’ maschiaccio nel vestire e nel taglio di capello, corti sparati, nerissimi, che tuttavia accendevano i suoi occhi azzurro ghiaccio, incavati sul viso ...
    ... quadrato, squadrato, quasi spigoloso. Si insomma mi aspettavo la solita Ivana, con un jean e una scarpa da ginnastica, e invece?
    
    Una donna con una minigonna di jeans, una cintura di pelle color bianco, e una magliettina manica lunga color nocciola/beige, una scarpa con un tacco immenso (come se non fosse già alta di suo)
    
    Io adoro le gonne e i tacchi, e lei in ogni caso stava una delizia, e glielo dico scambiando due baci di saluto sulle guance.
    
    Si scusa, mi chiede di aspettare un attimo, fa il giro del locale, saluta un po’ tutti, torna e si siede;
    
    Ok dico io, tu “gestisci” l’aperitivo, io “gestisco la cena”
    
    Avevo addocchiato un ristorantino stupendo in un paesino distante 10 km da la, poco lontano dalla specie di locanda che avevo preso per la notte.
    
    OK, mi fa lei, e l’inizio serata trascorre in maniera velocissima e intensa, come due amici che si conoscono da una vita, mi fa conoscere sue amiche/amici con i quali non vado oltre il ciao (per ovvie ragioni), alle 21.30, letteralmente la rapisco, la avvolgo in una specie di abbraccio la trascino via dagli amici con i quali stava parlando, portandola verso l’auto per andare a cena.
    
    Mi prende sottobraccio per aiutarla nella camminata sui trampoli e via;
    
    Siamo entrambi euforici, un po’ le birre, un po’ la situazione, un po’ tutto insomma, ma fino ad allora, nulla di rilevante da segnalare (si direbbe);
    
    il ristorante però, è galeotto, ci fanno accomodare in un portico con vista sul mare (dalla cima della ...
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