1. Fotografie di londra


    Data: 17/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: tfm

    ... recuperai il cappotto e lasciai il locale. Fuori faceva notevolmente freddo, mi avvicinai a una stazione della Tube, ma stavano già chiudendo i cancelli. Pazienza avrei preso un bus. Aspettai una buona mezz’ora prima che il mio numero arrivasse. Continuavo ad andare avanti indietro per scaldarmi finché non vidi il mio bus e ci salii. Il viaggio fu veloce, avevo ancora la birra in circolo e mi stava venendo sonno. Scesi alla mia fermata e feci altri 10 minuti a piedi fino alla casa. Entrato in stanza, trovai Fabio e Stefano che si stavano cambiando per andare a letto. Capirono la mia situazione, così nel giro di poco le luci furono spente e io ringraziai di appoggiare la testa sul cuscino. Presi sonno subito grazie alle birre in circolo, ma mi dovetti svegliare per andare al bagno, la camera era sempre illuminata da quel maledetto lampione. Quando rientrai, mi ributtai a letto sperando di riprendere sonno facilmente, ma non fu così. Passarono secondi, minuti, ma niente. Fu allora che sentii di nuovo il cigolio del letto accanto, aprii gli occhi immaginando di rivedere la scena della notte precedente, ma fui smentito. Fabio era sì steso a letto con gli occhi chiusi, ma Stefano era seduto sopra di lui, coperto dalle lenzuola, e muoveva lentamente il bacino. Rimasi di stucco. Non solo avevano cercato il rapporto orale, incuranti della mia presenza, ma ora provavano pure un rapporto completo. Non mi ero accorto mentre osservavo il volto soddisfatto di Fabio che Stefano mi stava ...
    ... fissando. Quando incrociai il suo sguardo, diventai rosso in viso vergognosamente, ma lui mi rifece l’occhiolino visto alla mattina in bagno seguito da un sorrisetto malizioso. Abilmente lasciò cadere le lenzuola dalle spalle così lo vidi completamente nudo. Aveva un bel fisico, proporzionato, senza un pelo, due piccoli capezzoli su dei pettorali in via di allenamento, gli addominali accompagnavano. Il mio occhio cadde, involontariamente, sul suo culo sporgente e sul suo inguine completamente depilato, da cui risaltava il pene eretto. Non era enorme, ma faceva la sua bella figura in tutti i casi. La cappella svettava, imponente, bagnata da una goccia di precum. Rimasi imbambolato per un po’, stavo sognando? Ero ancora ubriaco e mi stavo immaginando tutto? Mi misi una mano nei boxer, ero duro pure io, ero bagnato pure io. Riguardai Stefano negli occhi, mi risorrise e mi fece il gesto del silenzio con il dito sulla bocca. Lo vidi quindi aumentare il ritmo della cavalcata e di conseguenza aumentò pure il rumore delle molle del letto, Fabio sgranò gli occhi e di soppiatto disse:
    
    -“Ma sei rincoglionito? È qui che sta dormendo vuoi farci scoprire?”
    
    -“Non credo ce ne sia bisogno” rispose serenamente Stefano.
    
    Fabio si girò verso di me e si accorse che ero sveglio, che li stavo osservando e che avevo una mano proprio lì. Provai un senso di vergogna che sparì quando il suo volto passò da un’espressione di stupore ad un caloroso sorriso.
    
    -“Te l’avevo detto che ci stava” disse ...
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