1. Un sogno spezzato


    Data: 18/09/2020, Categorie: Sentimentali Autore: Alba17, Fonte: EroticiRacconti

    Ripropongo questo racconto NON EROTICO tolto dal sito più di un anno fa. Ci tengo ad averlo tra i miei racconti. Era vicino alla porta. Aveva un bastone in mano e parlava con degli amici. Elena voleva uscire a comprare del materiale per la scuola con due sue amiche. Lo videro. "Oh, no! - esclamò una di loro - c'è Sid, il pazzo. Io torno indietro". "Anche io" rispose l'altra. Elena, invece, andò avanti. Proseguì diritta come se non avesse sentito nulla di quello che loro dicevano. "Elena, fermati! - le urlò una di loro a voce bassa - non lo vedi che ha un bastone in mano?". Lei alzò le spalle come per dire: "e allora?" e andò avanti in direzione della porta. Le sue amiche le andarono dietro con passo molto lento e indeciso. Sid venne avanti verso di lei. Alzò il bastone come per picchiarla. Elena lo guardò senza battere ciglio e prosegui per la sua strada. Le si parò davanti con aria prepotente. "Fermati!" le disse. "Perché?" rispose lei come se nulla fosse. "O ti fermi, o ti picchio!" continuò lui con aria strafottente. "Vediamo se hai coraggio!" rispose Elena in tono di sfida. "Metti avanti le mani, e subito". Nel frattempo le si avvicinò ancora di più. Elena approfittò di quel poco spazio tra lui e la porta. e mentre bofonchiava un "non sei affatto divertente" uscì in strada. Sid, ammirandola, la seguì con lo sguardo. Era la prima volta che una ragazza non aveva paura di lui. Cosa le passava per la testa? Come osava sfidarlo? Si mise a sorridere inconsciamente. Poi chiese ...
    ... agli amici chi fosse. "E' Elena, la secchiona! - gli rispose uno di loro - è arrivata quest'anno. E' una tipa tranquilla anche se un po' strana". Una volta in strada, Elena si fermò. Respirò a fondo e cercò di calmarsi mentre le sue amiche la raggiungevano rimproverandola per la sua imprudenza. "Tu sei matta! - le disse una di loro - avresti potuto prenderle". "Non è mai morto nessuno per una bastonata - rispose lei sorridendo - almeno adesso sappiamo che non fa sul serio e non avremo più paura". Non si videro più per un bel po di tempo. Fino a quel giorno: Elena seduta sull'erba con le sue amiche e Sid un po' più lontano con i suoi amici che osservavano le ragazze. Con qualcuno di loro, Elena ci aveva anche parlato amichevolmente e li reputava ragazzi "a posto". Certo, "a posto" secondo i canoni di giudizio di Elena. "C'è Sid - disse a voce bassa una delle ragazze - forse è meglio se ci allontaniamo". "Ma no -rispose Elena - stiamo qui a vedere cosa faranno". L'amica lo guardò strabuzzando gli occhi, ma nessuna di loro si mosse dal suo posto. Mentre le ragazze parlavano sotto voce e tenevano d'occhio i ragazzi, soprattutto Sid, quest'ultimo tirò fuori un giornale e si mise a fare le parole crociate, ignorandole completamente. Parlavano a voce alta e cercavano di trovare le parole esatte. Alcune, però, erano difficili da indovinarle, e su un paio si erano del tutto bloccati. "Prova con questa parola - si intromise Elena - vediamo se è quella giusta". Sid provò, e la parola ...
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