1. Italia Brasile 3 a 2


    Data: 06/12/2017, Categorie: Incesti Autore: Angelo15, Fonte: EroticiRacconti

    Nel luglio del 1982 avevo sedici anni, quasi diciassette, in verità. L’anno scolastico si era concluso bene, ero stato ammesso a pieni voti alla prima liceo, terzo anno del classico. Finita la scuola il resto del mese di giugno era trascorso stancamente tra grandi dormite e letture accanite. Di vacanze non se ne parlava, mio fratello, più grande di me, si preparava alla maturità e ne avrebbe avuto fino a luglio inoltrato. La noia, il caldo, la spossatezza pervadeva ogni ora. Per fortuna il 13 giugno iniziò in Spagna il campionato del mondo di calcio. E, da vero appassionato, non me ne perdevo una sola partita. Verso fine mese mia mamma tornò da una passeggiata in centro con la sorella mi chiamò e mi disse che zia Lory, che si preparava a trascorrere il mese di luglio all’isola d’Elba, le aveva proposto di mandarmi con lei e il marito. Senza figli, mia zia e il marito, zio Franco, conducevano una vita alquanto agiata. Zio Franco aveva qualche anno più della moglie. No. Molti anni più della moglie. Andava per i cinquanta mentre zia Lory al tempo ne aveva 32. Zia Lory mi aveva praticamente visto nascere, perché ai tempi venne a essere ospite dei miei per studiare all’università. Quando arrivò avevo tre anni di vita e si legò profondamente a me. Dopo la laurea era rimasta nella nostra città, aveva trovato lavoro, conosciuto zio Franco. Per cui spesso e volentieri ero a casa loro. Era anche grazie a lei e alle ripetizioni che mi dava che i miei successi scolastici erano stati ...
    ... così straordinari. Ecco perché quell’invito mi sembrò una benedizione: un mese intero al mare con gli zii, mare, sole, la cucina eccezionale di zia Lory. , concluse mia madre. Mio padre naturalmente disse di sì e così, il giovedì 1° luglio del 1982 mi ritrovai seduto sul sedile posteriore della macchina degli zii pronto al mio mese di vacanza. Ci volle poco però per capire che qualcosa non andava per il verso giusto: zia Lory era una donna solare, piccola di statura, esile ma vivacissima. Mi ricordava un grillo, sempre in movimento e soprattutto era una chiacchierona straordinaria. Zio Franco era più pacato ma comunque anche lui amava chiacchierare e infatti i soggiorni a casa loro erano sempre piacevolissimi. E invece, ora, la zia se ne stava con la testa appoggiata al finestrino, sembrava appisolata. Lo zio guidava concentrato sulla strada. Provai a dire qualcosa per rompere quel silenzio che mi turbava ma non ebbi risposte se non poche parole, più per educazione che per altro. Mi rassegnai al silenzio mi appoggiai a mia volta al finestrino e mi addormentai. Mi svegliai in un bagno di sudore: eravamo fermi sul porto di Piombino, pronti all’imbarco, il sole picchiava forte. Scesi dalla macchina ma degli zii nessuna traccia. Poi li vidi, sul bordo del molo che discutevano in modo animato, gesticolando. Erano troppo distanti e le parole non mi arrivavano, ma zia Lory sembrava davvero molto arrabbiata. Zio Franco provava a difendersi, a parlare a sua volta, ma sembrava in ...
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