1. Italia Brasile 3 a 2


    Data: 06/12/2017, Categorie: Incesti Autore: Angelo15, Fonte: EroticiRacconti

    ... vomitare. La rassicurai e mi addormentai. Mi svegliai che fuori oramai era buio. Guardai l’orologio: le ventitré. Chiamai la zia che arrivò dalla cucina. , mi disse. Fu in quel momento che mi resi conto di cosa era successo e cominciai a piangere. Lo so, fu una reazione stupida, ma mi sentivo così idiota, un vero e proprio bambino che non sa controllarsi! Piangevo in modo irrefrenabile. La zia provava a dirmi di smetterla, che non era il caso, che erano cose che potevano succedere, ma niente. Allora si sdraiò accanto a me, mi tirò sul suo petto e mi coccolò accarezzandomi i capelli. Fu così che mi riaddormentai. Al risveglio sentii la zia che russava lievemente al mio fianco. Mi girai verso di lei: mi dava la schiena ed era bellissima. Come sempre dormiva in maglietta ampia e slip. Per il gran caldo aveva scalciato via anche il lenzuolo. Il profumo dei suoi capelli mi arrivò fortissimo e improvviso. Era un profumo che amavo da sempre, un misto di lavanda e gelsomino. L’erezione fu inevitabile, violenta come il giorno prima al mare. Solo che questa volta non potei trattenermi. Mi avvicinai alla zia, che continuava a dormire, e la cinsi con un braccio. La mia mano era sopra il suo seno, potevo seguirne i contorni, l’ispessimento del capezzolo, la morbidezza compatta. Il mio pene premeva da dentro gli slip verso il suo sedere. All’improvviso la mano di mia zia afferrò la mia. Mi sentii morire. Ecco, pensai, adesso si gira e mi tira un pugno e me lo merito anche, pensai… Invece ...
    ... mia zia con la mano libera aveva sollevato la maglietta e adesso stava portando la mia mano sul suo seno nudo. Strinsi forte la mano godendomi quel contatto, il tepore della pelle che mi parve fatta di seta. Poi mia zia portò la sua mano tra noi due, la infilò sotto i miei slip e fece uscire lateralmente il mio pene. Mi sembrava di sognare, sentivi la sua mano stringermi e fare piccoli movimenti su e giù. Quando lo lasciò mi disperai. Non sapevo come fare a chiederle di continuare. Ma lei aveva altre intenzioni che scoprii subito. Lasciato il mio pene scostò completamente i suoi slip, poi mi riprese in mano e mi guidò dentro di lei… Improvvisamente e per la prima volta ero dentro una donna! Mi venne naturale cominciare a muovermi e spinsi forte. La sentii gemere. Temetti di averle fatto male e stavo per ritrarmi quando la sua mano mi sospinse contro di lei e prese a muoversi rapidamente. Come era inevitabile venni subito, affondato dentro di lei mentre dalla sua gola usciva un suono prolungato, una vocale ripetuta all’infinito. Era venuta anche lei come potei constatare dalla quantità di liquido che c’era tra noi. “E ora che faccio?”, pensai mentre il mio pene oramai tornato piccolo usciva da mia zia. Fu lei a risolvere il problema: si girò verso di me e mi baciò. Un bacio lungo, morbido, sensuale, bello. Giocava con la mia lingua, mi leccava le labbra, mi riempiva di baci il volto, mi dava piccoli morsi. Poi si alzò a sedere e si sfilò maglietta e slip, si sdraiò su di me e ...
«1...345...»