Italia Brasile 3 a 2
Data: 06/12/2017,
Categorie:
Incesti
Autore: Angelo15, Fonte: EroticiRacconti
... doccia, riposino, cena e passeggiata serale in piazza. Gelato, telefonata ai miei genitori. Mia mamma mi chiese se andava tutto bene. Perfettamente le risposi, facendo le linguacce a mia zia che mi fissava preoccupata. Lei telefonò a zio Franco, ma non lo trovò in casa. Provò altre due volte prima di arrendersi e dirmi:. Ma non aggiunse altro La domenica mattina facemmo riposare la nostra pelle e lo passammo a leggere, a cucinare (la zia, io facevo solo finta di aiutarla…), a riposare. Andammo al mare nel pomeriggio. Mentre me ne stavo sulla riva a godermi il riflesso del sole sull’acqua, mia zia mi passò accanto di corsa: , mi urlò prima di tuffarsi. La seguii a ruota e alla boa arrivai prima io. , mi disse la zia. Effettivamente, quasi in punta di piedi ma riuscivo a toccare. , le risposi spruzzandole acqua in faccia. , mi gridava ma si divertiva e si vedeva. . . Pensavo si sarebbe appoggiata a una spalla come faceva spesso. Ma stavolta mi si mise davanti, mi gettò le braccia al collo e mi strinse. Sentivo i suoi seni sul mio petto, i capelli bagnati sulla mia guancia, le sue gambe che mi avvolgevano e…l’erezione arrivò inattesa e violenta facendomi imbarazzare. Temevo se ne accorgesse, che figura avrei fatto! Allora la presi per i fianchi e la sollevai un po’ di più, così che la mia parte dura non fosse proprio contro di lei. Per reggerla le passai poi le braccia sotto il sedere, a mo’ di sedia. . Sempre tenendola in braccio camminai verso riva ma quando l’acqua stava ...
... per arrivare alla cintola, la feci scendere. . Io ero rosso in faccia, terrorizzato che si accorgesse di cosa mi era successo. Inventai che avevo voglia di nuotare ancora e mi allontanai. Tornai a riva solo quando l’erezione mi abbandonò del tutto. Il giorno dopo, lunedì 5 luglio, era un giorno importantissimo: si sarebbe giocata nel pomeriggio Italia Brasile. L’Italia doveva vincere per proseguire l’avventura ai mondiali, doveva battere quella che era la squadra data per favorita, piena di campioni straordinari. Al mattino andammo al mare ma zia Lory sapeva che dovevamo tornare a casa a mangiare perché poi nel pomeriggio sarei andato in piazza, al bar, a vedere la partita, non avendo noi televisione in casa. Al fischio di inizio ero lì, tra tanti tifosi, con una bibita davanti, a godermi lo spettacolo. E spettacolo fu! Al fischio finale, che sancì la vittoria dell’Italia per 3 a 2 il bar esplose di gioia, furono stappate bottiglie. Eravamo incontenibili! Io bevvi, uno, due, tre, quattro bicchieri. Mi trovai ubriaco all’improvviso. Tornai a casa che non mi reggevo. La zia si preoccupò, mi fece mettere sul letto, ma tutto girava intorno a me. E vomitai anche l’anima. Un disastro di proporzioni epiche. Tutto rimase imbrattato. La zia dovette spogliarmi completamente, si erano salvati solo gli slip e rimasi con quelli. Dovette togliere le lenzuola e portare fuori il materasso. Mi fece lavare e mi mise sul letto matrimoniale, assicurandosi prima che non sentissi più il bisogno di ...