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Il nerd. al limite del disordine mentale - 04
Data: 19/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: kkmax
Sono un nerd, pallido, magro, debole. Frequento il quarto anno all'Istituto Tecnico di elettronica. Nessuno dei miei compagni di scuola è mio amico, io ignoro loro e loro ignorano me. Ieri pomeriggio è venuto a casa mia Massimo, un ragazzino di prima D che ho conosciuto in stazione. Mi ha legato e ha praticamente abusato di me. Mentre faceva i suoi giochi strani ha ricevuto la telefonata di sua cugina, probabilmente sua coetanea, la quale poi si è presentata a casa mia, lui l'ha fatta entrare ed insieme mi hanno usato come una bambola gonfiabile. Non ricordo nemmeno quanti orgasmi ho avuto. Adesso sono le sette del mattino, sono nel letto, ho ancora i segni sulle caviglie e sui polsi. I miei non sono rientrati, hanno passato la notte fuori. Quando mia mamma ieri mi ha avvertito ero contento, loro hanno qualche problema e rischiano la separazione. Chissà, forse le cose si stanno sistemando. Adesso mi sento debole perché quando ieri pomeriggio Massimo mi ha liberato non ho avuto la forza di alzarmi dal letto e ho quindi saltato la cena. Ho la pancia sporca di sborra secca, sono sporco fuori e mi sento sporco dentro. Ripenso a quello che è successo e il pisello mi diventa duro. Ce l'ho duro adesso. Cammino nudo per la casa, apparentemente senza meta. Mi guardo un po' in giro, poi torno indietro e vado in bagno. Apro l'acqua e rimango fermo ad ascoltarne il rumore aspettando che si scaldi. Mi accarezzo il pisello ma vorrei che ci fosse Massimo a farlo, oppure sua ...
... cugina, o tutti e due. L'acqua adesso è calda, mi metto sotto e giro lentamente con gli occhi chiusi. Oh com'è bello, mi sento bene, mi sento al sicuro. Mi rilasso, anche il pisello si rilassa. I brutti pensieri, le impurità, i nemici, scivolano via fino al vortice e lì scompaiono per sempre e la mia pelle torna ad essere innocente. Vengo interrotto dal suono del cellulare, devo rispondere. Chiudo l'acqua e indosso l'accappatoio ma mi rendo conto di non avere abbastanza forza. Così lo lascio squillare e mi asciugo con calma. Esco dalla doccia e vado in cameretta. Chi era? Era Massimo! Cosa vuole a quest'ora? Mi tolgo l'accappatoio e rimango nudo. Mi sta diventando di nuovo duro. Lo richiamo stando vicino alla porta del balcone. Fuori è una bella giornata. Dal palazzo di fronte si vede una signora che stende il bucato. Io resto lì apposta, vorrei che mi notasse e che cominciasse a guardarmi. Io: "Ciao Massimo." ... Io: "Sì ma non so se vengo a scuola. Non mi sento bene" ... Io: "Sono molto stanco, non me la sento" ... Io: "Se vuoi." ... Io: "Ok." Sta venendo qui. In casa fa molto caldo. Vado in sala per stendermi sul divano e guardare un po di televisione, ho voglia di rilassarmi. Non mi interessa cosa trasmettono, mi basta sentire le voci di sottofondo. Passano venti minuti e suonano al citofono. Vado a vedere alla finestra, è Massimo. Apro e torno sul divano. Rimango nudo. Quando entra chiede permesso, io lo saluto. Ce l'ho duro, mi ...