Senso di disorientamento
Data: 06/12/2017,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... stessi per abituare la vista a quel luogo magico. Dark si muoveva a suo agio, in quel momento lei m�afferrò la mano conducendomi lungo uno spazio pieno di oggetti. Non conosceva che il palcoscenico, giacché era da qualche tempo diventata la mia seconda casa. Stretta a me, io sentivo il suo alito senz�odore, però quel respiro mi frastornava aumentando e potenziando la mia già forte eccitazione. Fu una cosa veloce che mi piacque istantaneamente, le sue mani si muovevano in modo vorticoso lungo il mio corpo, la mia verga premeva contro i vestiti e lasciai che fosse Dark a liberarla. Lei l�agguantò nelle sue mani scoprendo il glande arrossato dal tanto sangue che lo irrorava, cosicché Dark iniziò a leccare il cazzo lungo tutto il suo asse, poi lo prendeva in bocca tenendo gli occhi aperti. Se il palcoscenico era la mia casa, un palcoscenico al buio era la sua. I suoi occhi vedevano nell�oscurità così come vedevano alla luce del giorno. Dark aveva voglia di non soddisfare mai la sua ingorda e insaziabile voglia.Lei mi faceva quel pompino senz�esitazione, senz�interruzione, perché voleva vedere scorrere il mio sperma, però lo voleva veder colare nel momento di massima potenza. Lei continuava a succhiarlo con energia e il mio glande continuava a ingrandirsi dentro la sua bocca, io volevo penetrarla, perché non potevo resistere più a lungo. Le mie mani vagavano intorno al suo seno, palpeggiavano i capezzoli grandi, a quel punto le tolsi il cazzo di bocca e la buttai per terra con ...
... le gambe all�aria. L�odore della sua fica m�avvolse mentre io infilavo la faccia sotto la sua gonna. Dark indossava delle calze autoreggenti color carne, io mi fermai qualche secondo ad ammirare quella mirabile armonia che teneva insieme in un meraviglioso equilibrio, il ricamo delle autoreggenti e quello delle mutandine d�un color grigio tenue. Ciò che vedevo con sorprendente e straordinaria limpidezza era il ricavato d�un buio che non sentivo più come nemico. Infilai la testa più in profondità e appiccicai la bocca e il naso su quel tessuto in cui s�annidavano profumi e sapori d�incalcolabile e di smisurato valore. Dark inarcava la schiena e questa volta chiudendo gli occhi, emetteva boccheggi di godimento, visto che le sue gambe si muovevano all�unisono per sostenere gli spasmi della sua fica. La mia bocca si riempiva di quel succo che potevo sentire nel buio. La fica di Dark stava cambiando odore ed entrava nel tunnel evidente e luminoso dell�orgasmo, per terra il mio cazzo invece premeva contro il terreno portando in superficie una colonna di sperma. Quando Dark mi parlò lo fece per farmi godere del suo orgasmo, lì in quel momento io capii che lei poteva creare con le parole mondi immaginari e palcoscenici delle meraviglie. Il suo orgasmo era un�estasi, una mistica creazione e una produzione erotica:�Ne voglio, sì, ne voglio ancora, dai ancora, ti prego�.Io non potevo parlare, la mia bocca non mi permetteva d�assecondare il suo viaggio verso quel qualcosa d�assoluto e ...