1. Le avventure di Carlo - 1° capitolo - Esame di routine


    Data: 24/09/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Altro, Autore: hellothere83, Fonte: RaccontiMilu

    ... passato il plug scivolo dentro come un tappo. Ero esausto. Ora mi preoccupavo di come avremmo fatto per tirarlo fuori di nuovo. Ma Silvia non sembrava avere intenzione di estrarlo per ora e non avevo tempo per preoccuparmi troppo.Silvia sparì di nuovo nello stanzino tornando con due sgabelli. Ne mise uno sulla mia destra e uno sulla mia sinistra alla altezza della mia testa. Si tolse l camice. Sotto portava dei jeans attillati e una camicetta turchese. Si tolse la camicetta e il reggiseno. Il suo seno, forse una seconda era bianchissimo in confronto al resto della sua pelle mostrando delle linee da bikini molto marcate. I capezzoli erano scuri e grandi. Iniziò a sbottonarsi, fece tutto molto velocemente, come se non potesse più aspettare oltre. Tolti i pantaloni si sfilò le mutandine mettendo in mostra un pube pelosissimo. Io che non vedevo bene dalla mia posizione ero eccitatissimo. Poi salì sopra gli sgabelli all'indietro. Era a cavallo del mio viso con il suo sedere in direzione dei miei piedi e la sua vagina sopra i miei occhi. Sapeva un po' di freschino ma questo mi eccitava solo di più. Luccicava da quanto era bagnata e le sue voglie stavano formando una piccola perlina di liquido denso e lucido che stava per cadere proprio sul mio viso. Ma la perlina non fece in tempo a staccarsi. Silvia tolse il peso dalle gambe sedendosi piano piano sulla mia bocca. Aveva messo tutto il suo peso, notevole, sulla mia faccia. Io non riuscivo a respirare ma aprii la bocca e affondai ...
    ... la lingua nella sua fica calda e soffice. Il sapore saltato mi inebriò. Non so se per l'eccitazione o per la mancanza di ossigeno mi girava la testa. Silvia iniziò a muoversi e a strusciarsi dal mio mento al mio naso. Vedevo come godeva. Si toccava il seno schiacciandosi i capezzoli e buttò indietro la testa solleticandomi il petto con i suoi capelli lunghi. Io provavo a seguire con la testa i suoi movimenti ritmici che diventavano sempre più violenti. Improvvisamente prese la mia testa e la tirò verso di se schiacciandomi la faccia nella sua fica con violenza senza fermare i movimenti ritmici. Sentivo che stava per venire, stava urlando dal piacere mentre la pressione che esercitava sulla mia testa aumentava. Ormai avevo dimenticato di respirare, a chi serve respirare quando hai la faccia dentro tutto quel ben di dio. Fece un urlo acuto e mollo la prese scivolando giù dalla mia faccia e fermandosi con le gambe sulle mia braccia immobilizzate sui bracciali della sedia. Passando dal petto aveva strappato le mollette dai capezzoli provocandomi un dolore lancinante. Cerai di non gridare e feci solo dei strani grugniti cercando di nascondere il dolore per non rovinare quel momento. Si accasciò su di me e mi baciò. Il mio viso e i miei capelli erano fradici dei suoi succhi vaginali. Anche se non sentivo più mani e piedi, anche se a ogni contrazione potevo sentire la sonda inserita nel mio cazzo e il mio culo pieno ero felice. Ma non era finita lì.Silvia scese dal mio ventre nuda e ...
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