1. Le avventure di Carlo - 1° capitolo - Esame di routine


    Data: 24/09/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Altro, Autore: hellothere83, Fonte: RaccontiMilu

    ... scalza e si posizionò di nuovo fra le mie gambe. Estrasse il plug anale facendomi urlare dal dolore,sentivo il mio buchino contrarsi. Ma non mi lasciò il tempo di riprendermi lubrificò il tutto nuovamente e lo reinserì con violenza senza lasciarmi il tempo di prepararmi. Avevo le lacrime agli occhi dal dolore, che però sparì subito. Sentivo come tirava fuori la sonda lentamente, a ogni scatto a ogni protuberanza sussultavo di piacere misto dolore. Ormai non guardavo, ero esausto. Avevo appoggiato la testa stanco di stare sempre col collo piegato per osservare cosa faceva fra le mie gambe. Ma quel non guardare rendeva tutto molto più intenso. Sentivo il rumore metallico della sonda sul tavolino. Poi sentii il tocco freddo della nuova sonda, probabilmente la più grande. Non riuscii altrimenti e guardai un attimo, era fra le più grandi a non la più grande. Anche questa con le famose cunette. Entrò senza problemi ma già alla prima cunetta sentivo come la pelle del mio glande faceva resistenza. �Rilassati� disse. Io cercavo di rilassarmi ma quando la prima cunetta immensa scivolo dentro il dolore era dilaniante, ero certo che la pellicina della mia cappella si fosse strappata, potevo sentire l sangue che colava. Alzai la testa spaventato ma non era sangue, era una gocciolina di lubrificante che fuoriusciva la buco ormai immenso del mio pene, pieno di metallo lucente. Anche se addolorato ero sollevato. Tutto a posto, il mio tanto amato pene era ancora intatto, anche se un po ...
    ... slabbrato. Una volta inserita tutta Silvia iniziò nuovamente a estrarla per poi reinserirla. Di nuovo si fermò poco prima dell'apice. Guardandomi un un ghigno malizioso e facendo di no con il dito disse �No no tesoro, non così. Troppo facile se no.� �Se vuoi che ti sleghi e sopratutto se vuoi venire non devi sprecarne nemmeno un goccio!� Disse Silvia mentre si rimetteva in posizione sopra gli sgabelli. Io non capivo cosa intendesse. La sua fica era di nuovo sopra la mia bocca ma non con tutto il suo peso questa volta, ma sfiorava soltanto le mie labbra. Iniziava a spingere, come per fare la pipì, allora capii. Voleva pisciarmi in bocca. Immediatamente aprii la bocca a più non posso. Sentivo come si sforzava. Poi un piccolo rivolo di piscio caldo e salato mi entro in bocca, deglutii tutto leccandola per non perdere neanche un goccio. Aveva un sapore forte e un retrogusto amaro, non penso che avesse bevuto tanto quel giorno. Infatti era molto gialla. �Tutto qui� pensavo. All'improvviso un torrente senza fine di piscio mi si svuotò in faccia, non riuscivo a deglutire in tempo, sentivo come mi scendeva giù lungo il viso per finire a terra e fra la sedia e la mia schiena. Raggiunse anche il mio ombelico e il mio pene. I miei capelli erano zuppi. Ora tutto bagnato di piscio sentivo leggermente freddo. Quando aveva finito affondai la faccia leccandola tutta. Scivolo giù lngo la mia pancia per fermarsi prima del mio cazzo. Si giro e con un gesto sfilò la sonda uretrale facendomi gridare ...
«12...6789»