La curandera
Data: 06/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: ssbbw69
Il suo vero nome era stato dimenticato da tutti da molto tempo e per la gente del villaggio lei era semplicemente la curandera.
Anche della sua vera età ci si era scordati: aveva la pelle morbida e tesa dei vent'anni, lo sguardo fermo e sicuro della piena maturità, il ventre sterile e il cuore polveroso di una vecchia.
Al villaggio, tutti la temevano e le stavano a debita distanza, salvo cercare di nascosto i suoi servigi.
Nessuno avrebbe mai ammesso di essersi ritrovato più volte a bussare a quella porta di legno di quercia da cui uscivano profumi dolci e speziati, ma tutti la conoscevano.
Impossibile ignorare quel corpo di dea madre millenaria, dai fianchi larghi e sensuali e dai seni possenti, quella pelle candida e i capelli di fiamma, unici in un paese dove tutti, uomini e donne, avevano carnagione e capelli e occhi scuri come la notte.
La curandera era una strega.
La prima ad accorgersi della sua essenza era stata la nonna: consapevole che nella loro famiglia nasceva una strega ogni cento anni, la nonna aveva seguito con apprensione le gravidanze delle sue quattro bellissime figlie, che, in capo a un anno, avevano dato alla luce quattro splendide bambine.
A ogni parto, la nonna studiava la neonata e, alla quarta nascita, aveva subito saputo leggere i segni della sua venuta.
Come voleva la tradizione di famiglia, la bambina era cresciuta attorniata da donne: nonna, mamma, zie, sorelle e cugine.
La bambina aveva imparato dalla nonna ad ...
... accettare i suoi poteri e a lasciarsi andare ad una connessione con le forze della natura priva di pregiudizi e paure.
E la nonna le aveva insegnato a governare i poteri che la natura le aveva donato.
“I poteri non sono tuoi – le aveva spiegato la vecchia – appartengono alla natura e alla natura torneranno.”
La nonna le aveva anche rivelato che le sue doti straordinarie l'avrebbero accompagnata per tutta la vita, a patto che non si innamorasse mai di un uomo.
Fra l'amore e il potere della magia, la bambina, divenuta donna, aveva scelto quest'ultimo.
La curandera viveva vicino al fiume, in una casa piccola, attorniata da piante e erbe aromatiche.
Era sola.
Nessuno l'aveva mai vista con un uomo, anche se sul suo conto circolavano mille voci.
Secondo alcuni, gli uomini che avevano il privilegio di giacere con la curandera, scomparivano misteriosamente. Secondo altri, invece, erano destinati a impazzire.
Quell'anno, sembrava che la natura fremesse di impazienza e già a metà primavera c'era un caldo che faceva pensare all'estate e sugli alberi le ciliege sembravano sul punto di maturare all'istante.
La gente del villaggio, uomini e donne, alleggerivano i vestiti e mostravano carni rese pallide dai mesi invernali, carni desiderose di luce, di sole e d'amore.
Così come il gran caldo aveva fatto maturare in anticipo le fragole, così aveva preso ad agire sui cuori e sui sessi degli abitanti del villaggio.
I vecchi rinvigorivano nel corpo, i giovani ...