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Pomeriggio d'estate con l'idraulico
Data: 30/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: sondern
Premetto che il racconto che segue ha uno spiccato contenuto "fetish" indugiando a lungo sugli odori dei protagonisti. Se non amate il genere passate pure oltre; in caso contrario spero che vi piaccia...buona lettura. L’estate quell’anno pareva non sarebbe mai terminata, il caldo non dava tregua da ormai quasi tre mesi e mi sentivo sfinito da quella serie di notti interminabili in cui riuscivo a prendere sonno solo per brevi periodi e passavo il resto del tempo a rigirarmi nel letto madido di sudore. Per di più le riserve idriche dell’isola era praticamente esaurite e l’acqua nelle case già da alcuni giorni veniva razionata. Non capivo perché mai avessi accettato quel lavoro stagionale che mi costringeva in esilio per un periodo tanto lungo. Riflettendo sulle discutibili ragioni della mia scelta me ne stavo sdraiato seminudo sul letto nella penombra della stanza, cercando di far passare quelle prime ore del pomeriggio nell’attesa di iniziare il turno notturno, quando sentii suonare alla porta. Mi alzai svogliatamente fermandomi un attimo a guardarmi nello specchio a muro. Non ero esattamente in condizioni “presentabili”. Scalzo, indossavo solo un paio di calzoncini molto corti, attraverso i quali si notava la sagoma del pisello che senza un chiaro motivo non era del tutto a riposo. Un leggero strato di sudore mi copriva la faccia e il petto e annusandomi le ascelle mi accorsi che puzzavo abbastanza. Fanculo, pensai, sono a casa mia e sto come mi pare. D’altra parte ...
... ero abbastanza soddisfatto di quello che vedevo. Un anno di palestra aveva dato i suoi frutti; ok, continuavo a essere più magro dei miei obiettivi ma mi ero comunque definito bene, e l’abbronzatura di fine stagione faceva risaltare un corpo da trentenne in ottima forma. Aprii al secondo squillo rimanendo senza parole…mi trovai davanti un uomo che sembrava poco più vecchio di me, non credo arrivasse ai 35 anni, moro, non altissimo, fisico tonico, volto dai lineamenti decisi e barba curata, occhi scurissimi, decisamente bello…Rimasi inebetito qualche secondo riuscendo solo ad articolare un “sì!?...” al che lui mi guardò interrogativo…”sono l’operaio per la riparazione della perdita, non ti hanno avvertito?”… Cazzo, che idiota, avevo completamente dimenticato la seccatrice del piano di sotto che il giorno prima mi aveva comunicato che dal mio appartamento scendeva acqua e che avrebbe chiamato l’idraulico. “ah sì certo scusa sapevo tutto, vieni pure dentro”. Lo guardai con più attenzione, indossava una t-shirt bianca da lavoro parecchio vissuta con delle ampie chiazze di sudore sul petto e sotto le ascelle e dei jeans corti strappati piuttosto stretti. Ai piedi un paio di sneackers di un colore indefinito e logore che portava senza calze. “Ciao comunque piacere, feci io, mi chiamo Mattia, vieni pure che intanto ti metto su un caffè.“ “Grazie, io sono Vito. Senti Mattia, mi spiace dirtelo ma la situazione è un casino, sono già stato dalla tipa sotto e la perdita è ...