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Pomeriggio d'estate con l'idraulico
Data: 30/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: sondern
... consumate da cui proveniva l’odore pungente dei piedi. Nel frattempo chiacchieravamo di me e di lui, della scelta che avevo fatto di passare la stagione sull’isola per guadagnare qualcosa e della sua vita divisa a metà fra la terraferma in inverno dove lavorava in un cantiere edile e la sua terra in mezzo al mare in cui tornava tutte le estati e dove se la cavava con lavoretti vari. Era un ragazzo solare e simpatico, palesemente innamorato di quel fazzoletto di terra dove era cresciuto e che mi dava l’impressione di parlare di sé raccontandosi in modo schietto e privo di malizia. Io lo ascoltavo e mentre lo guardavo concentrato nel suo lavoro, letteralmente lucido per il sudore che gli imperlava la pelle, non riuscivo a trattenermi dal cogliere ogni occasione per annusarlo da vicino sentendo l’eccitazione crescere. La situazione mi stava facendo perdere il controllo. Iniziavo a pensare, e sperare, che anche Vito ci stesse giocando ma d’altra parte poteva anche essere tutto nella mia testa e volevo evitare di andare oltre per non compromettermi. Decisi quindi di darmi una tregua per cercare di far raffreddare almeno in parte l’eccitazione che mi stava pervadendo e gli proposi una pausa per fare merenda. “Ottima idea, grazie Mattia, e ti prego, almeno un litro d’acqua se no schiatto. Tanto comunque qua ho quasi finito”. Mi misi a preparare un paio di toast con della spremuta e una caraffa d’acqua quando ad un tratto girandomi me lo trovai a pochi centimetri di distanza che ...
... mi guardava abbozzando un sorriso. Di nuovo fui sopraffatto da quell’essenza maschile. “l’acqua!” mi fece, con una smorfia scherzosa fingendo disperazione. “ahahah sì certo vai bevi!”. Ok dovevo allontanarmi se no gli sarei saltato addosso. Me ne andai quindi in bagno a pisciare e mentre cercavo di pensare ad altro per distrarmi dal pensiero di quel corpo conturbante quando d’un tratto si aprì la porta e me lo trovai dentro. “oddio scusami Mattia, non avevo visto che eri qui, è che mi scappa una gran pisciata” disse subito senza fare alcun cenno di uscire. Pareva stesse cercando in tutti i modi di farmi crollare. Mi domandavo se era davvero totalmente privo di malizia e fosse semplicemente un ragazzotto dai modi spontanei e diretti che con la massima naturalezza assumeva comportamenti camerateschi da spogliatoio di squadra di calcio o se in realtà non avesse perfettamente preso coscienza del mio turbamento e stesse spingendo il gioco sempre un po’ più in là. “Vai tranquillo, figurati Vito, io ho fatto” gli risposi mentre risistemavo il mio pisello nei pantaloni cercando una posizione che mascherasse in parte l’eccitazione che da un paio d’ore lo teneva quasi costantemente in pre-erezione. Mi spostai verso il lavandino per lavarmi le mani lasciandogli spazio sulla tazza che stava giusto di fianco. L’autocontrollo non fu sufficiente a impedirmi di sbirciare mentre sbottonava i jeans e gli vidi estrarre dagli slip un pisello di dimensioni fuori dal comune, nodoso per le vene che ...