1. Pomeriggio d'estate con l'idraulico


    Data: 30/09/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: sondern

    ... importante, si dev’essere rotta una tubatura. Ho già chiamato il tuo padrone di casa e mi ha detto di fare quello che serve. Temo dovrò rompere il pavimento.” Bene, pensai, ci mancava solo questa. “Eh vabbè, se non c’è scelta, fai tu. Senti, magari mentre inizi io vado a farmi una doccia e mi vesto che sono parecchio sudato”
    
    Vito mi guardò ridacchiando, “a dire il vero se avessi tempo di darmi una mano mi faresti un piacere e farti una doccia adesso non ti sarebbe di grande aiuto”
    
    “Sì ok ma puzzo, mi scoccia starti vicino così”
    
    “Guarda, fece lui, è da stamattina che lavoro, probabilmente sono messo peggio di te per cui se ti fai problemi tu a maggior ragione mi devo sentire a disagio io”.
    
    La conversazione stava prendendo una piega alquanto curiosa, dopo due minuti che parlavo con questo sconosciuto lo scambio di battute su odore e sudore suonava un po’strano e devo dire che a me eccitava, cosa che temo si notasse dalla sagoma dei miei pantaloni.
    
    “No ma ti pare figurati, allora iniziamo pure, cerco di farti da assistente per quello che riesco…”
    
    “Perfetto, grazie. Anzi guarda se non ti scoccia mi toglierei anch’io la maglietta che mi sto squagliando”. Non aspettavo altro. Sfilandosela mostrò un torace muscoloso, peloso sul petto e con una lunga linea nera che gli si segnava sull’addome fino ai jeans, che portava a vita così bassa da lasciar emergere alcuni peli pubici. La pancia era leggermente abbondante ma tesa e soda. Due capezzoli molto prominenti di un ...
    ... rosa particolarmente chiaro avevano qualcosa di quasi ipnotico. Anche sotto le ascelle spuntava un bel ciuffo di peli scuri e, aveva ragione, l’odore che sprigionava era intenso, decisamente più del mio. Lui d’altra parte se ne accorse subito e lo sottolineò con un gesto eloquente della mano e con una battuta “che ti avevo detto…dalla doccia di stamattina sono passate troppe ore” disse con una smorfia seguita da un sorrisetto. Quando si chinò per controllare la situazione sotto il lavandino i jeans gli scesero lasciando intravedere un porzione del culo sodo e poco peloso. Un pomeriggio interessante, iniziai a pensare.,.
    
    Iniziammo a lavorare, sudavamo entrambi tantissimo, letteralmente colando gocce di sudore; eravamo spesso vicinissimi e in alcune manovre in cui mi chiedeva di aiutarlo i nostri corpi capitava sfregassero l’uno sull’altro e standogli vicino mi sentivo sempre più rapito da quell’odore di maschio. Lui d’altra parte non faceva nulla per evitare il contatto, in alcune occasioni anzi si appoggiava su di me e avvertivo il calore delle carni nude che si toccavano. Ben presto anzi iniziai a tenere il volto sempre più vicino alle sue ascelle e mi inebriavo di quell’odore acre che emanava. Anche il colpo d’occhio da dietro era attraente, con un culo ben fatto e sodo fasciato dai jeans un po’ troppo stretti; le cosce e i polpacci avevano una muscolatura ben definita che si delineava fino alle caviglie abbastanza sottili e ai talloni che entravano e uscivano dalle scarpe ...
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