1. Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte vii)


    Data: 01/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Milla90, Fonte: Annunci69

    ... grido di dolore e cercai di chiudere le gambe per impedirgli di masturbarmi. Fu tutto inutile, perché mi penetrò con due dita e con il pollice cominciò a stimolarmi il clitoride.
    
    - Sei fradicia ed opponi ancora resistenza? Ma cosa devo fare con te? – mi chiese, non smettendo un secondo di cavalcare il mio seno.
    
    - E’ una reazione fisiologica. Non farti illusioni… - gli dissi tra una smorfia e l’altra mentre le sue dita si facevano spazio dentro di me.
    
    - E’ così che hai conquistato Carlotta e Federica? – gli chiesi ancora, piuttosto arrabbiata.
    
    - No, con loro è bastato farglielo vedere. Dopo che avevano capito che godimento avrei potuto procurar loro, hanno calato le difese. Ma è stato più semplice con Carlotta che con Federica sai? Sospetto che volesse farsi scopare da quando la sua amica le aveva parlato di me! –
    
    - Non dire stronzate! Le conosco bene… E ancora mi chiedo che cosa ci trovino in te – mi risi conto dell’idiozia che avevo appena detto. Era ovvio che cosa ci trovassero. E quella cosa era piantata tra le mie tette, davanti la mia faccia.
    
    - Sicura? – mi chiese lui, sfregandomi più forte il clitoride. Io per tutta risposta mugugnai e contrassi i muscoli addominali. Mi stava portando all’orgasmo. Di nuovo. Come quel giorno alla spa.
    
    - Fermo – gli ordinai.
    
    - Altrimenti, verrai di nuovo? – mi chiese ridendo e aumentando i suoi colpi, così come il movimento delle sue dita.
    
    - Fermo! – gridai ancora, ed ancora e nel tentativo di fermarlo le mie ...
    ... mani si mossero automatiche sulla sua asta. Questa, dura come marmo, calda come una pentola sul fuoco, non fermò il suo avanzare tra i miei seni e cominciò a scivolare anche tra i pugni nei quali lo tenevo. Era incredibile pensare che per occupare la sua asta servisse il mio seno ed entrambe le mie mani. Era spaventoso ed incredibilmente eccitante.
    
    Il mio corpo mi tradì e con le sue dita piantate tra le mia gambe ebbi un orgasmo non desiderato. Fu talmente forte che mi contrassi tutta in uno spasmo di muscoli e aprii la bocca per respirare a pieni polmoni, mentre con tutte le mie forze strinsi il palo di carne che tenevo tra le mani. Marco intuì che stavo venendo e direzionò il suo uccello nella mia bocca. Fu così improvviso che non potei evitarlo e mi ritrovai tutta la sua punta già per la mia gola. Averla in bocca fu totalmente diverso di quello che mi aspettavo. Non avevo mai preso nulla di così grosso e caldo, fu quasi… piacevole. Le sue dita si staccarono dalla mia vagina e piene di umori cominciarono di nuovo a sfregarmi il clitoride. Con gesti lenti, ma decisi, rotatori ed esperti.
    
    Invano tentai di spostare la sua mazza fuori dalla mia bocca, ma non ci riuscii. In compenso, tenerlo tra le labbra e tra le mani, mi portò subito sull’orlo di un altro orgasmo. Era innegabile che le sue doti fossero eccitanti.
    
    Questa volta, però, feci di tutto per evitarlo e cominciai a ribellarmi, cercando di liberarmi dal suo peso. Fu tutto inutile, anzi mi levò lui l’uccello da ...
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