Ho tradito il mio ragazzo con un avversario (parte vii)
Data: 01/10/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Milla90, Fonte: Annunci69
... dentro la bocca e me lo piazzò sul viso, grondante saliva.
- Sto per venire – mi disse in tono febbricitante, - aiutami e sarà tutto finito -.
Non dovette ripetermelo due volte. Tra l’eccitazione del momento, il mio imminente secondo orgasmo e la voglia di farla finita, presi a masturbarlo con foga, con entrambe le mani, mentre la sua asta era ancora appoggiata sui miei seni. L’orgasmo si avvicinò sempre più e mi ritrovai con il bacino lievemente sollevato per permettergli di toccarmi meglio, mentre la mia lingua gli accarezzava la punta del pacco.
L’orgasmo fu simultaneo. Nel momento in cui io mi contrassi di nuovo, quasi accartocciandomi su me stessa, piantando i piedi nel letto e sollevando ancora di più il bacino, anche lui cominciò a schizzare. Fu tremendo avere la visuale del suo potente orgasmo, standogli sotto. Come quando la pompa è appoggiata per terra e l’acqua arriva di colpo al massimo della potenza. La pompa prende vita e comincia a schizzare ovunque.
Fu lo stesso per lui. Come era già stato alle terme, cominciò a spruzzare schizzi lunghi e potenti. Cercai di tenergli l’asta rivolta verso l’alto, per evitare di sporcarmi la faccia e i capelli, ma sporcò la mia trapunta e la testiera del mio letto.
Quando tornai a rilassarmi, sconvolta e stanca dal secondo orgasmo, stavo ancora aspettando che lui finisse di tremare tra le mie mani e si svuotasse definitivamente. Fu come drenarlo fino all’ultima goccia, fino a che, un paio di filamenti di sperma ...
... caddero sul mio petto.
Ciò che mi stupì non fu soltanto l’immensa forza prorompente del suo orgasmo, avrebbe eccitato anche una santa, ma anche il fatto che gli rimase dritto come un palo.
Lo lasciai cadere sul mio petto, mollando la presa.
Lui levò la mano dalle mie gambe, e si porto un dito alla bocca, assaggiando i miei umori.
- Lo sapevo –
- Cosa? – gli chiesi stranita.
- Hai un gusto meraviglioso –
Di certo era una frase fatta, ma nessuno mi aveva mai detto una cosa simile. Arrossii, ma non dissi nulla.
Dopo qualche attimo di silenzio, nel quale risuonarono solo i nostri respiri affannati, ripresi io – levati! –
- Come desidera! – mi rispose, spostandosi di lato e lasciandomi finalmente libera di alzarmi.
Mi misi a posto le mutande del bikini, e sedendomi a bordo del letto cominciai a rimettermi il top.
Spostai i capelli da una parte per legarmi i lacci dietro al collo e sentii dei baci sulla mia schiena. Poi la sa lingua percorse la mia colonna vertebrale facendomi venire i brividi.
- Basta. Hai avuto ciò che volevi! – ero stufa di quel suo comportamento provocatorio.
- Volevo solo allacciartelo io. Lascia fare – mi disse, afferrando i lacci e annodandoli lui per me. Una volta finito, mi alzai e mi diressi in cucina. Non prima di avergli detto di rivestirsi.
Trovai il cellulare sul tavolo in cucina che squillava. Era Fabrizio, il mio ragazzo. Lo afferrai in fretta e risposi.
- Ciao amore! – esordii.
Era arrabbiato perché non ...